Politica
Processo G8: "Bolzaneto girone infernale, trattati come cani"
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Costretti in piedi per ore, a fare la posizione del cigno o della ballerina, ad abbaiare come cani, schiaffeggiati, colpiti con pugni alla testa. E poi piercing strappati anche dalle parti intime delle ragazze, tenute nude sotto gli occhi non solo di infermieri ma anche di agenti, fatte girare in tondo o su se stesse con insulti brutali, sia a carattere sessuale che politico. Era come l’inferno la caserma di Bolzaneto durante il G8 del 2001, almeno nella descrizione del pm Vittorio Ranieri Miniati che insieme a Patrizia Petruzziello ha portato in aula la seconda giornata di requisitoria che si protrarrà per altre quattro udienze: gli imputati sono 45 tra vertici, appartenenti al personale della polizia penitenziaria, polizia di stato, carabinieri e medici. Esce un ritratto vergognoso di quei giorni. Sembra di entrarci nell’infermeria che - ha denunciato il pm Miniati “doveva essere un aiuto in caso di sofferenza ed è diventata un luogo di ulteriore vessazione". La presenza inoltre di più forze dell'ordine ha comportato due perquisizioni, una nell'atrio e un'altra nell'infermeria, che provocarono, secondo i pm, ulteriore stress ai detenuti oltre a quello dell'arresto. Ora si andrà avanti, parleranno gli avvocati per raccontare la loro verità. E poi si arriverà, forse, alla verità giudiziale su quei giorni che fanno venire i brividi oggi come 7 anni fa.
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