Cronaca

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"Si stava meglio al tempo dei baroni". Il professor Renzo Mantero, in una lunga intervista a Primogiornale (guardala cliccando qui) interviene sulle recenti polemiche legate alle nomine dei primari senza concorso, attraverso scelta diretta dei direttori generali. "La colpa non è dei medici -dice il chirurgo del San Paolo di Savona, conosciuto in tutta Europa come il mago della mano- semmai della politica. I dottori non fanno altro che utilizzare in modo regolare leggi sbagliate che ricordano il tempo dei prìncipi e del tocco della spada. Se non si torna indietro la sanità rischia la totale deriva". Ma Mantero, che oggi ha 77 anni ed è direttore scientifico del Centro ligure di chirurgia della mano, va oltre. E parla dell'Università: “Da qui -dice- negli anni sono usciti medici che non erano medici e dottori che facevano gli esami di gruppo. Ecco la vera rovina del sistema". E intanto anche le organizzazioni sindacali manifestano malumore nei confronti delle scelte della Regione in fatto di sanità: in particolare la Uil, che ha abbandonato il vertice convocato dall’assessore Montaldo per discutere del piano di riorganizzazione ospedaliera. “Siamo stati chiamati solo e unicamente per apportare semplici considerazioni al piano -dicono confederali, medici e dirigenti del sindacato- Siamo indignati per la vergognosa condotta della Regione”. La Uil denuncia che da due anni la giunta Burlando prende decisioni a spot, “chiamando solo e unicamente i sindacati per constatare i fatti di una politica” che definiscono “per nulla strategica”. E torna il ritornello di questi giorni: “La politica sanitaria della Regione –dicono dalla Uil– è condotta a colpi di delibere ed è frutto di pressioni esercitate dalle più svariate rappresentanze politiche e dai comitati di salvaguardia di posti di potere”.