Cronaca

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Tratti autostradali chiusi, code e rallentamenti, benzina finita in alcune stazioni di rifornimento, filtri ai caselli autostradali per impedire ulteriori incolonnamenti di mezzi pesanti. E' la situazione sulla rete autostradale gestita da 'Autostrade per l'Italia", in seguito all'agitazione degli autotrasportatori in corso da ieri e destinata a proseguire a oltranza, almeno sino a venerdì. Il tavolo delle trattative aperto stamattina a Roma con il ministro ai trasporti Alessandro Bianchi si è rotto. E quindi l'agitazione va avanti. Il Garante ha chiesto la precettazione degli autotrasportatori, il ministro Bianchi per ora ha risposto che la proposta deve essere valutata. Intanto alla barriera di Ventimiglia i mezzi pesanti rimasti bloccati sono oltre 2 mila. Su indicazione del Centro coordinamento nazionale viabilità della Polizia Stradale, per evitare ulteriori accumuli di mezzi pesanti sulla A10, saranno istituiti filtri per i mezzi pesanti sulla A6 Torino-Savona, sulla A7 Milano-Genova e sulla A26 Genova-Gravellona. E iniziano a esserci problemi di rifornimento benzina in alcune stazioni: il blocco dei tir ha causato infatti il mancato approvvigionamento. Il 60% dei benzinai è già senza carburante, secondo la Fegica-Cisl, una delle sigle dei gestori, e da stasera la rete potrebbe essere praticamente a secco. Lo stesso dato si riscontra a Genova dove ci sono alcune stazioni di rifornimento che sono già a secco. Quando il fermo terminerà, inoltre, ci vorranno almeno 48 ore perché la situazione torni alla normalità. Il settore agroalimentare lamenta poi una perdita di 200 milioni di euro al giorno per la protesta. Per la Cia (Confederazione italiana agricoltori), potrebbero non arrivare nei negozi e nei supermercati i prodotti tipici delle feste di fine anno.