cronaca

"Allucinanti gli espedienti usati, non c'è limite al peggio"
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"Come abbiamo detto più volte, le indagini hanno evidenziato una realtà devastante, per cui è chiaro che i colpevoli si difendono come possono. E' chiaro che per noi questi escamotage sono allucinanti se pensiamo alla tragedia da cui è nato questo processo. Non c'è limite al peggio, purtroppo." Con queste parole cariche di rammarico si esprime Egle Possetti, presidente del comitato ricordo vittime ponte Morandi, sul rigetto da parte della Corte d'Appello di Genova dell'istanza di ricusazione del giudice per l'udienza preliminare Paola Faggioni. 


Processo Morandi, familiari vittime: "Importante che la giustizia non incontri ostacoli"


Sulla respinta della ricusazione e sul fatto che i legali presenteranno ricorso in Cassazione: "Quello che ci auspichiamo é che la Corte d'Appello abbia fatto una valutazione approfondita, perché se per caso la Cassazione dovesse dare un giudizio diverso, sarebbe molto grave per il processo.
 
 
Lunedì prossimo intanto sarà il giorno della seconda udienza preliminare, giornata che fungerà anche come occasione per discutere dell'ammissibilità delle circa 500 parti civili che hanno chiesto di partecipare all'eventuale futuro processo. "Saremo presenti, non molliamo e rimaniamo decisi cercando di essere il più possibie lucidi" - continua la Possetti - "E' chiaro che vi siano alcuni elementi della vicenda che ci lasciano perplessi. Mi riferisco in particolare all'accordo fra ASPI e lo Stato siglato la sera prima della precedente udienza, lo scorso 15 ottobre. Quell'episodio è stato particolare perché non c'è modo di leggere questo accordo: per noi, in quanto cittadini ma soprattutto come parenti delle vittime, è una cosa che non ha alcun senso. Noi vogliamo leggere questo accordo per capire chi paga cosa, perchè attualmente si tratta di un accordo rimasto segreto, noi abbiamo bisogno di trasparenza."