cronaca

Successo di partecipazione per l'iniziativa di Fondazione Ansaldo 'Genova tra passato, presente e futuro'
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Il cuore di Genova con piazza De Ferrari che ripercorre cento dieci anni di storia: prima e dopo. E' Antonio Patanè il vincitore del gioco 'Genova tra passato, presente e futuro' promosso dalla Fondazione Ansaldo. Un modo per ripercorrere la storia e proiettare i luoghi simbolo della Superba tra passato, attualità e futuro.

L'elaborato premiato racconta come la piazza fulcro della vita sociale di Genova è cambiata dagli anni Dieci nel XX secolo ai giorni nostri. Il tram, le prime auto, le persone e lo scenario che si modifica con il trascorrere del tempo. 

"Mi ha colpito la parte architettonica della piazza - racconta Patanè, Catanese che da 13 anni vive e lavora a Genova -. Mancava la facciata del palazzo della Regione ed era diversa anche quella di Palazzo Ducale che si affaccia sulla piazza. Nella foto scattata al calar della sera ho ripreso quella che è la vita sociale di oggi con gli autobus, i monopattini e la quotidianità di De Ferrari". Quello che non è cambiato sono le persone a passeggio, cambiano i vestiti.

Come in una caccia al tesoro i partecipanti, di qualsiasi fascia d’età, dovevano utilizzare come indizi le fotografie storiche di Genova, ritrovare quei luoghi immortalati a inizio ‘900 e scegliere se fotografarli così come appaiono oggi o immaginarli, attraverso il disegno o elaborazioni grafico-digitali, come li vorrebbero vedere in futuro. 

Al secondo posto ecco Emanuele, dieci anni che ha disegnato una Boccadasse proiettata nel futuro
con alieni e umani che condividono lo spazio di un borgo che conserva i suoi colori, il suo fascino in un dipinto che viaggia tra immaginazione e aspetttive. "Gli umani e gli alieni vivono insieme, sono amici e vivono felici - racconta Emanuele -. Ho anche immaginato il laboratorio di nuvole perché con l'inquinamento potrebbero sparire e quindi con il laboratorio si possono ricreare. Mi piace molto disegnare e l'idea di questo disegno mi è venuta pensando ai cartoni animati che guardo e alle altre mie passioni".


La terza classificata è Maddalena, 16 anni, che ha usato la sua macchina fotografica per riprodurre in modo tecnico e preciso l’aspetto odierno della stazione di Genova Principe rispettando la prospettiva e l’angolazione utilizzata dal fotografo di inizio Novecento. "Osservando la foto dell'Archivio Ansaldo ho pensato di ripoporre la stazione anche sotto un aspetto legato a un futuro prossimo. In Giappone ci sono treni che vanno a velocità molto elevate e ho immaginato di poter viaggiare con le stesse tecnologie o comunque molto simili in un futuro prossimo" ha raccontato Maddalena. I migliori elaborati resteranno in mostra a Villa Cattaneo d'Olmo a Genova nell'ambito di un percorso espositivo che vede anche le 12 fotografie storiche da cui il progetto è partito. Tutti gli elaborati sono presentati sul sito www.fondazioneansaldo.it insieme a un video nel quale scorrono i 20 elaborati esposti in mostra.


"E' un'iniziativa che ci rende orgogliosi - racconta Lorenzo Fiori, direttore generale di Fondazione Ansaldo -. Un progetto che ha due significati importanti: il primo è che inclusivo a tutti gli effetti, è infatti stato un gioco aperto a tutti, dai bambini ai nonni e non richiedeva nulla di particolare, si poteva fare con il telefonino, con le macchine fotografiche ma anche con le matite e i colori. Il secondo aspetto è che dall'iniziativa è venuta fuori una cosa veramente interessante che ci ha permesso anche di allestire un percorso espositivo a Villa Cattaneo che custodisce tanta memoria storica. I disegni dei bambini sono straordinari e spettacolari, ripercorrono l'architettura dei passaggi e la corredano con una serie di pensieri che riguardano il loro modo di interpretare il presente e quello che intravedono nel futuro che viene dal frutto dal proprio sviluppo di pensiero. Fondazione Ansaldo è una fabbrica della memoria perchè conserva soprattutto la memoria delle industrie e delle fabbriche. Inoltre tutto il materiale che abbiamo è aperto a tutti e non solo agli studiosi o appassionati e può essere usato per iniziative come questa" conclude Fiori. 

Un'iniziativa largamente apprezzata e che ha messo in mostra la storia paesaggistico-industriale di Genova proiettando la città nei cambiamenti storici avvenuti e nelle future aspettative delle nuove generazioni. Un progetto pronto a essere riproposto anche nei prossimi anni da parte di Fondazione Ansaldo che custodisce nelle stanze di Villa Cattaneo un patrimonio storico-industriale e sociale aperto e visitabile di Genova e della sua storia.