cultura

Nato a Genova trovò ispirazione nella Riviera di Levante. Premio Nobel nel 1975
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Google omaggia Eugenio Montale dedicandogli l'apertura della pagina italiana del motore di ricerca. A 125 anni dalla nascita del poeta, scrittore, traduttore, filosofo, giornalista, critico letterario e musicale con un passato anche in politica ricoprendo la carica di senatore dal 1967 al 1981.

Se a Genova il 12 ottobre è il giorno della scoperta dell'America da parte del genovese Cristoforo Colombo, la Superba in questo stesso giorno ha dato i natali a uno degli uomini di più alta cultura letteraria italiana. Anche Google ha voluto ricordare Montale con un doodle che lo raffigura intento a scrivere le sue opere, alle spalle il mare della sua Monterosso, gli alberi, le fasce e il paesaggio che caratterizzano il borgo delle Cinque Terre a cui il poeta ligure, nato nel 1896, era particolarmente legato.


Ossi di Seppia è forse la raccolta poetica più famosa di Montale, pubblicata nel 1925 quando non aveva nemmeno trent'anni. Nato da una famiglia della borghesia genovese ha vissuto i primi anni della sua vita nell'abitazione dei genitori in corso Dogali appena sopra la stazione Principe. Un ruolo chiave nella sua formazione è stato svolto dalla frequentazione assidua delle Cinque Terre.

Un legame particolare con Monterosso a cui Montale ha dedicato la sua arte. “Per miracolo tace la guerra, qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l’odore dei limoni. (..)”. Era io 1921 e con queste strofe Montale ne “I Limoni” rendeva omaggio al borgo delle Cinque Terre che anni dopo lo ricorderà con una targa. Poi i suoi soggiorni si spostarono prima a Firenze e poi a Milano e qui i contatti sempre più stretti con gli intellettuali dell’epoca continuarono a modellare il suo pensiero culturale e politico.

Nel 1975 arriva il premio Nobel per la Letteratura assegnato dall'Accademia svedese per "la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni". Montale è uno dei sei letterati italiani ad aver vinto il premio Nobel per la Letteratura insieme a Giosuè Carducci nel 1906, Grazia Deledda nel 1926, Luigi Pirandello nel 1934, Salvatore Quasimodo nel 1959 e Dario Fo nel 1997.

Importante anche il suo impegno nella politica. Senatore della Repubblica Italiana prima e senatore a vita poi. Ha preso parta alle legislature comprese tra la quarta e l'ottava, dal 1967 al 1981. E' rimasto nel gruppo Misto fino al 24 maggio 1972, nel Partito Liberale Italiano dal 25 maggio 1972 al 4 luglio 1976, di nuovo nel gruppo Misto dal 5 luglio 1976 al 31 gennaio 1977, e infine nel gruppo Repubblicano dal 1º febbraio 1977 al 12 settembre 1981.

E' morto a Milano il 12 settembre 1981, un mese dopo avrebbe compito 85 anni, a causa di problemi legati a una vasculopatia cerebrale. I funerali di Stato furono celebrati due giorni dopo nel Duomo di Milano dall'allora arcivescovo Carlo Maria Martini. E' sepolto nel cimitero accanto alla chiesa di San Felice a Ema, sobborgo nella periferia sud di Firenze, accanto alla moglie Drusilla.