salute e medicina

L'odg del deputato Trizzino, votato dall'aula, sulle restrizioni agli interventi pubblici degli scienziati
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 Il Parlamento approva un odg del parlamentare Giorgio Trizzino, ex M5S ora al Misto, diretto a limitare, condizionando ad autorizzazione superiore rilasciata volta per volta, gli interventi pubblici dei virologi.

- Professor Bassetti, di fronte a questa proposta qual è la sua opinione?
"Io credo che questa operazione sia un pessimo segnale, in un momento in cui io sono sotto scorta, ricevo continuamente messaggi anonimi, minacce di morte. Una trovata così ha l'oggettivo effetto di rinsaldare le convinzioni di certa gente: fate bene a fare quello che fate a Bassetti e a quelli come lui, infatti vedete che anche noi come Parlamento cerchiamo di farli parlare il meno possibile? E' davvero un pessimo segnale in un momento bruttissimo".

- Come si spiega tutto questo?
"Io credo che una simile iniziativa parlamentare confermi la distanza fra la politica e la gente. Mentre io e i colleghi impegnati a fare informazione corretta e trasmettere conoscenza continuiamo a ricevere numerosi apprezzamenti dalla gente comune, il Parlamento si mette di traverso per chiuderci la bocca".

- Le regole oltretutto esistono già.
"Certamente. Io, se e quando vado in tv - come medico specialista o componente della task force regionale sul Covid - a parlare dei miei pazienti, dispongo sempre dell'autorizzazione preventiva del mio direttore generale e del presidente della Regione. Discorso diverso è se io, da professore universitario di virologia, mi esprimo sulla virologia...".

- In questo caso c'entrano gli articoli 21 e 33 della Costituzione.
"Credo che voler ostacolare un professore universitario di malattie infettive che intenda spiegare come si gestisca una malattia infettiva ci riporti pericolosamente alla Cina di Mao, all'URSS di Stalin se non al ventennio fascista italiano. A mia memoria, mai il Parlamento aveva votato un provvedimento così liberticida e fascistoide, non posso che augurarmi sia in un ripensamento dell'aula, sia nella giusta valutazione da parte del governo e dello stesso Draghi di una simile iniziativa. Per analogia, allora gli avvocati non potrebbero prendere la parola per discettare di diritto, i cuochi di ricette, gli ingegneri di ponti, perfino per andare a parlare di calcio ci vorrebbe un'autorizzazione... E' questa la società che vogliamo?".

- E se non parlano gli esperti, chi parla?
"Ho sentito in queste settimane politici parlare di selezione delle varianti, di cure domiciliari, di composizione ed effetti dei vaccini. Argomenti su cui, stando alle loro biografie, quasi sempre non hanno competenza alcuna. Oltretutto c'è un ulteriore effetto negativo".

- Quale?
"In un momento in cui la campagna vaccinale è a un punto di svolta decisivo, perché o si convincono gli indecisi oppure l'emergenza continua, si lancia un messaggio devastante, delegittimando di fatto la competenza a favore di pulsioni e speculazioni anche politiche oscure e incontrollabili. Si finisce per danneggiare la campagna vaccinale e anche questo è pericoloso. Mi auguro che Draghi faccia argine. Anche perché ne va della libertà di parola in questo Paese".