cronaca

Condannata per l'alluvione del novembre 2011: "Il mio è un processo sbagliato"
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 Affidamento in prova ai servizi sociali. E' questa la decisione attesa da parte del Tribunale di Sorveglianza genovese che si pronuncerà oggi, venerdì 10 settembre, dopo il parere favorevole, dato nella giornata di giovedì, da parte del procuratore generale.

Marta Vincenzi, sindaco nel 2011 quando un'alluvione fece 6 vittime a Genova (sei donne di cui due erano bambine) commenta così la decisione attesa: "Sono pronta e sono ligia ma penso che il mio sia un processo sbagliato. Non ha chiarito come sono andate le cose e dunque non dà giustizia né alle vittime né alle loro famiglie".

Nonostante il parere negativo, e un ricorso presentato alla Corte europea dei diritti dell'uomo, Vincenzi attende il corso della giustizia. In primo e secondo grado la ex sindaca fu condannata a 5 anni di reclusione per disastro e omicidio colposo plurimo e falso, poi il patteggiamento che li aveva fatti diventare tre nel processo d'appello e ora l'affidamento in prova ai servizi sociali sempre più vicino. Servizi sociali che la Vincenzi già frequenta da tempo, attraverso attività di volontariato in Valpolcevera. La decisione più logica e auspicata anche dal suo legale Stefano Savi è che venga ufficializzato questo passaggio e possa continuare a scontare la pena con servizi utili per la comunità.

Proprio i servizi sociali hanno analizzato la situazione e dato il loro parere favorevole, con un documento allegato all'istanza di richiesta dell'affidamento.

Fiduciosi i legali, aprono una nuova via di risoluzione dei fatti del 2011: i prossimi a essere giudicati infatti e che hanno a loro volta chiesto l'affido ai servizi sociali sono gli altri condannati. Sono Gianfranco Delponte, funzionario comunale e Stefano Scidone che allora era assessore alla Protezione Civile. Scidone in appello bis aveva patteggiato tre anni e quattro mesi. Il 23 settembre verrà giudicato dal Tribunale.