cronaca

Il sondaggio di Rete Commissioni Mensa Genova fa emergere cosa pensino le famiglie
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Ancora una settimana di vacanza e poi sarà tempo anche per tutti gli studenti della Liguria di ritornare al solito tran tran quotidiano. Sveglia presto, zaino, i compiti svolti del giorno prima e si va a scuola. Ma il come si andrà a scuola in questo 2021/2022 rappresenta un’incognita un po’ per tutti. Il ministero dell’Istruzione ha lavorato fin dalla primavera per preparare il ritorno in classe in presenza al 100%, con un piano dei trasporti che prevede ancora una capienza ridotta all’80% sui mezzi pubblici, scaglionamento degli ingressi in classe di un’ora per evitare assembramenti, green pass obbligatorio per il personale scolastico. E per le classi con tutti i presenti vaccinati si potrà togliere la mascherina, secondo quanto detto dal ministro all’istruzione Patrizio Bianchi. Tutto procede, ma si sa che i problemi vengono a galla soltanto una volta che è suonata la prima campanella.


Per i genitori ci sono un po’ di timori, anche non espressi esplicitamente nelle chat di classe. Per questo Rete Commissioni Mensa Genova ha creato un sondaggio anonimo per capire quali siano le preoccupazioni prevalenti. Su un campione di 178 voti, solo il 21% si è detto preoccupato per i rischi di contagio dell’epidemia e il relativo sovraffollamento in aula o nei mezzi pubblici. La maggior parte dei partecipanti ha ammesso di essere preoccupata per un eventuale inserimento del Green Pass obbligatorio per i ragazzi per accedere a scuola e per le discriminazioni tra vaccinati e non vaccinati (oltre il 55,7%).

A questo si aggiunge l’ansia che senza il Green Pass già in questo momento il proprio figlio non ha la possibilità di fare sport o altre attività, ansia condivisa da un buon 30%. La didattica a distanza, invece, non rappresenta più un problema: vuoi perché con la campagna vaccinale si ha fiducia che quest’anno non sarà uno strumento così ricorrente, vuoi perché in altri casi ci si ha fatto l’abitudine: solo 14 persone hanno detto di aver paura che ritorni la Dad.

C’è poi chi ha le stesse preoccupazioni di sempre, dalle mense ai sostegni, fino alle problematiche più comuni e all’ordine del giorno
. Altri genitori hanno risposto liberamente e tra questi c’è chi ha scritto "spero che approvino a livello nazione l’utilizzo del tampone salivare per tutti", mentre c’è chi vorrebbe togliere le mascherine e afferma di temere "che li costringano a stare con la mascherina anche se seduti al banco e a più di un metro di distanza l'uno dall'altro. Così respireranno i loro scarti". D'altro canto c’è però anche chi invece ha opinioni del tutto contrarie e dice di aver paura "che non attivino la dad esponendo i nostri figli al rischio di contagio".

E' emerso un quadro variegato e interessante, che mostra, però, come al secondo anno scolastico nel bel mezzo della pandemia le famiglie abbiano imparato a vivere in epoca Covid e siano piuttosto più preoccupati per possibili episodi contro i bimbi non ancora vaccinati. I partecipanti al sondaggio rappresentano scuole di ogni ordine e grado e dei quartieri più disparati: da Quarto a Molassana, da Nervi a Pontedecimo e Pegli.