cronaca

Le parole durante la memoria delle 43 vittime: "Dobbiamo conoscere con esattezza ciò che è accaduto"
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Nella mattinata dedicata alle celebrazioni nel ricordo delle 43 vittime del ponte Morandi, le parole di maggiore impatto sono quelle dell’arcivescovo di Genova, Marco Tasca, che nella sua omelia, durante la messa in suffragio officiata nella chiesa di San Bartolomeo della Certosa, ha chiesto che nulla venga lasciato nascosto nell’oblio.
 
“Non vogliamo nessun oblio, dobbiamo conoscere con esattezza quello che è accaduto – ha detto Monsignor Tasca – per questo ringrazio tutte le persone che stanno lavorando affinché si conosca quello che è accaduto. La verità deve emergere e deve orientare la consapevolezza di tutti”. Nei giorni scorsi si era accesa una forte polemica politica attorno alle parole del sindaco che aveva detto “che in consiglio comunale ci sono cose che possono essere dette e altre no”. 
 
Monsignor Tasca è certamente fuori da ogni polemica politica ma ha comunque calcato ulteriormente la mano, invitando tutti a “Non fare finta di niente”: “Nessuno può permettersi di fare finta di niente, è un lusso che non possiamo permetterci”. Nei giorni scorsi, tra le case di via Porro, era apparso uno striscione contenente proprio questa stessa frase.

A margine della celebrazione, ai microfoni di Primocanale, l'Arcivescovo ha aggiunto: "L'impegno più grande è quello di arrivare alla verità, poi penso che dobbiamo essere capaci, facendolo diventare uno stile di vita, a stare vicini alle persone che soffrono. Noi andiamo sempre molto di corsa, abbiamo sempre un sacco di pensieri, talvolta rischiamo di dimenticarci delle cose importanti".