turismo

Arrivano le regole anti-truffa per non finire nella trappola dei truffatori
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 Arriva l'estate e come ogni anno, ma nel 2021 ancora di più, gli italiani scalpitano per 'andarsene' in vacanza e passare una settimana o più in completo relax. Negli ultimi anni abbiamo visto aumentare il numero di persone che decidono di prenotare la casa per le vacanze online, e di conseguenza è aumentato il rischio di imbattersi in tentativi di truffa che, purtroppo, prendono di mira le persone che per la prima volta si stanno affacciando al mondo del 'fai da te online' per le vacanze. Per questo la polizia postale ha deciso di avviare una campagna, in collaborazione con la piattaforma di viaggio Airbnb, per aiutare i meno esperti a riconoscere i tentativi di raggiro più comuni e starne alla larga.


La polizia ha così stilato i profili dei truffatori più comuni per aiutare gli italiani che prenotano online a non cadere nelle loro trappole. Il 'cervello in fuga' è un finto proprietario che si sarebbe appena trasferito all'estero e non può mostrare la casa o accogliervi di persona, per fugare gli eventuali dubbi spiegherà che si tratta di lavoro. La trattativa a distanza è il preludio di una richiesta di bonifico internazionale. Comincerà subito a chiedervi documenti (utili per costruire la sua prossima falsa identità), condividere non meno di 2-3 bozze di contratto, in un sospettoso crescendo di zelo che culminerà nella necessità di concludere l’affare entro 24 ore. Il tutto seguito da una finta pagina di prenotazione della piattaforma di vacanza, una finta fattura e una vera scomparsa dopo aver ricevuto una caparra importante.


Il 'tecnico informatico' è invece un 'host' che ha davvero creato un annuncio sulla piattaforma ma appena verranno cheste informazione grazie all'app vi chiederà di continuare via posta elettronica. Nel giro di qualche email vi informerà che un problema con la piattaforma online non rende visibile l'annuncio, quando in realtà il truffatore lo ha rimosso. In una successiva email il 'tecnico informatico' invierà un link per l'annuncio, che, se cliccato, porta ad un sito clone, simile all'originale per qualcuno non esperto.


3. Il 'compare', colui che crea un annuncio sulla piattaforma, da poco, troppo poco, sprovvisto di recensioni. La pagina è convincente e volete prenotare. Il truffatore è amichevole, gentile e felice che abbiate scelto la sua casa e vi proporrà addirittura uno sconto. Come può permetterselo? Strizzandovi l’occhio, suggerisce di annullare la prenotazione con Airbnb e di trattare privatamente, così da risparmiare entrambi la commissione del portale. Una volta incassato il bonifico, l’amichevole complicità lascerà il posto ad un assordante silenzio: 'il compare' è sparito e già a caccia di un’altra vittima.