cronaca

Le parole del portavoce del Genoa Social Forum del 2001
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 Il movimento aveva capito dove il mondo stava andando e dove ci stava portando quel modello di sviluppo, se avessimo avuto l'ascolto che meritavamo la storia degli ultimi vent'anni sarebbe stata scritta in modo molto diverso". Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa Social Forum al G8 2001, è convinto che i contenuti di quelle battaglie siano ancora "pesantemente attuali e lo dimostrano le reti di associazioni e movimenti di oggi, da Fridays for future a Black Lives Matters".

Lo ha detto presentando in streaming il libro "L'eclisse della democrazia, dal G8 di Genova a oggi: un altro mondo è necessario" (Feltrinelli) in uscita domani e scritto insieme a Lorenzo Guadagnucci, testimone e vittima del blitz alla scuola Diaz. Entrambi saranno tra gli ospiti degli eventi del ventennale del G8, a Genova dal 18 al 21 luglio. Il volume, hanno spiegato gli autori, è una riedizione con importanti aggiornamenti di quello uscito nel 2011.

"Le principali novità sono l'evoluzione e la conclusione delle vicende giudiziarie legate a Genova 2001, le evoluzioni dei movimenti negli ultimi vent'anni - ricorda Agnoletto - e l'attualità dei contenuti di allora, oggi un altro mondo è urgentemente necessario, crediamo che i movimenti attraverso le varie reti possano costruire un'alternativa". Lorenzo Guadagnucci ha fatto il punto sulla questione giudizaria. "Dieci anni fa avevamo le sentenze di secondo grado e non i giudizi definitivi che oggi esistono e ai quali si sommano quelli della Corte europea per i diritti umani, giudizi rispetto ai quali le nostre istituzioni hanno fatto orecchie da mercante".

Il giornalista li ricorda: "Dopo le condanne per i fatti della Diaz e di Bolzaneto, procedimenti sostanzialmente colpiti dalla prescrizione, la corte europea ha detto che l'Italia non ha fatto giustizia, che le pene sono state troppo lievi, che molti dei responsabili sono sfuggiti alla giustizia e che la polizia di Stato ha ostacolato impunemente la storia della magistratura, queste indicazioni sono state ignorate in modo che definirei umiliante". Agnoletto conclude: "A oggi nessuna istituzione dello stato ha chiesto scusa per quanto avvenuto, alle vittime delle violenze istituzionali, ai familiari, al movimento, è una pagina della nostra storia che viene totalmente rimossa".