Sono pronte le richieste di rinvio a giudizio nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del Ponte Morandi del 14 agosto 2018. Nelle prossime ore infatti la Procura invierà al giudice gli atti per fissare l'udienza. Sono una decina le posizioni stralciate per nuovi approfondimenti di indagine. 59 sono i rinviati a giudizio.
A fine aprile la procura aveva chiuso le indagini per 69 indagati, tra ex dirigenti e tecnici di Aspi e Spea (l'azienda che si occupava delle manutenzioni), soggetti del ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato delle opere pubbliche, oltre alle due società. Le accuse vanno dall'omicidio stradale all'omicidio colposo plurimo, crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti, falso e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Per gli investigatori, tutti sapevano che il Morandi era in cattive condizioni e che bisognava intervenire con lavori di ripristino. Ma secondo l'accusa quei lavori vennero rinviati nel tempo per seguire la logica del massimo profitto con la minima spesa e dare maggiori dividendi ai soci.
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