A parlare Nadia Mereto, medico anestesista dell'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena, una dei ventisette genovesi insigniti del titolo di Cavaliere della Repubblica dal prefetto di Genova in occasione della festa della Repubblica del Due giugno.
"Ci tengo a dire che divido questa attestazione con tutti i miei colleghi medici, infermieri, operatori socio sanitari che lavorano all'interno degli ospedali, non solo al Villa Scassi. In Liguria abbiamo avuto una rete fantastica, siamo riusciti, a livello di rianimazione ad avere una forte collaborazione, anche perché da soli non saremmo mai riusciti a sconfiggere questo nemico insidioso".
La dottoressa si racconta davanti alla prefettura fra amici e familiari che brindano all'onorificenza.
"Se c'è stato l'inferno al Villa Scassi? Sì, - ammette Nadia Mereto - il primo giorno che sono arrivati tutti insieme i poveri pazienti con insufficienza respiratoria mi è venuta in mente l'immagine della guerra che mi raccontava mio nonno. Mio nonno era un bersagliere nell'esercito e ha fatto diverse guerre e da piccola mi raccontava le storie di quello che lui viveva. Io per un attimo, in quel momento, ho fatto una similitudine tra la guerra del nonno e la guerra che stavo combattendo io".
"Si, ora la guerra la stiamo vincendo. I vaccini sono stati la nostra salvezza e ci faranno ricominciare ad avere una vita normale. Sono stata quattro mesi senza vedere mia figlia e non è stato un periodo facile, per nessuno credo. Ma tutti vogliono ricominciare a vivere".
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