cronaca

Un'opera fondamentale per due regioni
2 minuti e 27 secondi di lettura
“Dalla rimozione delle macerie alla ricostruzione del ponte, tre interventi in 17 mesi con una spesa complessiva di oltre 30 milioni di euro." Si riassume così l’intervento del vice ministro delle infrastrutture Alessandre Morelli attraverso la struttura commissariale per la ricostruzione del viadotto di Albiano sul fiume Magra, con l’obiettivo di minimizzare le interferenze con una realizzazione rapida, affidabile e sicura.


"Entro la primavera 2022 la nuova opera sarà completata con adeguamenti alle strade circostanti e riqualificazione delle aree. Il viadotto avrà 4 campate, sarà lungo circa 230 metri e prevede, accanto alla sezione stradale, la pista ciclabile e il percorso pedonale. Fino al completamento dell’opera è previsto un preciso piano di monitoraggio ambientale. Nel frattempo, si sta realizzando il collegamento diretto della SS.330 a Ceparana con la A12 tramite le rampe di ingresso e uscita con pedaggio gratuito per i residenti. Termine dei lavori previsto per giugno. Un metodo condiviso con tutti i comuni toscani e liguri interessati dagli effetti sulla viabilità del piano degli interventi e i soggetti attuatori”.

Lo dice in una nota il vice ministro delle infrastrutture, Alessandro Morelli, durante il sopralluogo insieme al sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli, i governatori della Liguria, Giovanni Toti, e della Toscana, Eugenio Giani, e il commissario straordinario per la ricostruzione Fulvio Maria Soccodato.

Anche il governatore Giovanni Toti è intervenuto durante il sopralluogo: “Opera che interessa un area vasta per quest’opera molti si sono mobilitati e in molti hanno sofferto per la sua assenza. Di ponti crollati abbiamo una lunga esperienza, non è vero che in questo paese non si possono fare le cose, servono leggi più semplici, serve anche volontà di tante persone e istituzioni che quelle persone rappresentano. Non è solo un testo di legge ma anche la ferrea volontà di farlo e la capacità di collaborare e guardare ad obbiettivi comuni anche da prospettive diverse dal punto di vista politico. Non possiamo permetterci nulla di diverso che saper cogliere il meglio di tutto quello che abbiamo imparato in questi lunghi mesi di dolore. Modello Genova è stata anche capacità di collaborazione, questa la prima vera grande riforma che serve la volontà di far ripartire questo paese. Questo ponte è ancor più simbolo perché tiene insieme più territori. In bocca al lupo”.

"Un momento che ci emoziona e che ci coinvolge, mio pensiero ritorna a quella mattina dell’8 di aprile. Dall’altro la consapevolezza di un paese che è così appesantito di leggi norme e procedure, questa sfida si sta dimostrando vincente grazie anche al lavoro del commissario straordinario Fulvio Maria Soccodato", ha commentato il presidente Regione Toscana Eugenio Giani. "Questo ponte ha significato per area vasta, sinergia di terre come Liguria e Toscana. Lunigiana potrà guardare al futuro con questo nuovo ponte. Importantissimo vivere questo momento".