Ci sono ristoratori che resistono con l'asporto, altri che aprono sfidando le multe dei Dpcm e chi invece ha gettato la spugna, in modo lucido, programmando di riaprire. Daniele Zuddas, titolare del ristorante pizzeria Reale di via Balbi, è fra questi.
Una scelta, la sua, obbligata, e non a cuor leggero: "Cosi risparmio sulla bolletta della luce e le materie prime che compravo e dovevo in parte buttare. E allora preferisco stare a casa e aspettare che si riprenda un po' tutto, nel senso che noi abbiamo bisogno di lavorare la sera".
Daniele cambia tono della voce e gli occhi gli diventano lucidi quando gli si chiede come passa il tempo in attesa di tornare a lavorare: "Cerco di mantenere la mente impegnate perchè comunque è una situazione difficile e non è facile per gente come noi, abituata ad alzarsi presto e andare a letto tardi, essere obbligati a rimanere chiusi dentro casa è una cosa veramente tragica, mentalmente, se si rischia la depressione? esatto, esatto, vogliamo lavorare, vogliamo vivere e così non si può andare avanti".
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