Torna arancione la Liguria e così sarà almeno fino al 6 aprile: l'ennesimo duro colpo a tutte quelle categorie costrette ancora una volta a chiudere, come i musei, a fare solo delivery e asporto, come bar e ristoranti, o a non aprire ancora, come palestre, teatri, cinema. Nei giorni festivi e prefestivi sono chiusi i centri commerciali eccetto supermercati, negozi di alimentari o beni di prima necessità, farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccherie presenti all’interno. Vietati gli spostamenti tra comuni se non per motivi di comprovata esigenza, ovvero salute, lavoro e necessità. Per i comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti è permesso muoversi entro un raggio di 30 chilometri, ma è vietato raggiungere i capoluoghi di provincia. Confermata anche la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori e l'università.All'interno del proprio comune ci si potrà spostare una volta al giorno per fare visita in una sola abitazione privata, massimo due persone esclusi minori di 14 anni e disabili conviventi. Il tutto entro il periodo consentito dal coprifuoco, che resta in vigore dalle 22 alle 5 del mattino. Per quanto riguarda, però, il tema seconde case: ci si potrà spostare in regione per raggiungere la seconda casa con il proprio nucleo familiare, a meno che non vengano emanate nuove misure restrittive dal Governo. Vietato, però, invitare amici e parenti. Possibile anche fare attività sportiva in forma individuale o con conviventi, nell'ambito del proprio comune a meno che non si trattino di sport come escursionismo o bicicletta. Possibile spostarsi anche per la caccia e la pesca, secondo le ultime disposizioni regionali.
Come il resto d'Italia, il 3, 4 e 5 aprile a Pasqua e Pasquetta, la Liguria si tingerà di rosso e come a Natale sarà consentito nell'ambito di tutta la propria regione, spostarsi una volta al giorno per fare visita in una sola abitazione privata, massimo due persone esclusi minori di 14 anni e disabili conviventi. Chiuderanno anche negozi, estetisti e parrucchieri in quei giorni.
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