cronaca

Se una donna si sente in pericolo, può entrare in un locale e ordinare il cocktail come richiesta di aiuto
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Un cocktail per sentirsi più sicure, un cocktail per chiedere aiuto. Nonostante il momento difficile per i pubblici esercizi italiani, le donne imprenditrici di Fipe Confcommercio hanno avuto un'idea originale e molto bella a sostegno e in difesa di tutte coloro che di sera si possono trovare in situazioni spiacevoli o di pericolo. "Abbiamo pensato di fare rete, in Italia abbiamo un bar ogni 400 abitanti e un pubblico esercizio ogni 250", spiega Marina Porotto, presidente Fipe Giovani Liguria. "I locali aperti di sera -non appena sarà di nuovo possibile- rappresentano un presidio sul territorio e vogliamo fare rete, non solo una rete di donne ma anche di colleghi uomini".



E quante volte è successo ad ogni donna di sentirsi minacciate o sole in strada di notte, mentre si sta tornando a casa? "Per questo abbiamo pensato che ognuna potrebbe entrare nel locale e ordinare un cocktail "Mimosa "come segnale per far capire che in quel momento si sente poco sicura: il locale a quel punto diventa un luogo protetto da dove può partire anche la segnalazione alle forze dell'ordine", spiega Porotto a Primocanale, nella speciale puntata in rosa di "Liguria 2021". 



"Anche per noi donne che lavoravamo fino a tardi la sera, tornare a casa può fare paura. Per non parlare di adesso, con la città deserta e tutta chiusa a causa del coprifuoco", commenta Marina Porotto. L'obbiettivo di Fipe è quindi quello di creare consapevolezza sia nei luoghi di lavoro sia tra le stesse clienti e non far sentire mai abbandonate a loro stesse le donne, che con un semplice 'Mimosa' sanno di poter trovare aiuto in qualsiasi momento.