cronaca

Il doppio dramma di una mamma di quattro figli e ristoratrice di Arma di Taggia
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"Assurdo aprire il Festival e lasciare chiuse le scuole: io ho quattro figli, dagli undici, aI diciotto anni, e vedo di persone i danni che la Dad, le lezioni a distanza stanno facendo, è un disastro, i ragazzi non imparano e stanno tutto il giorno chiusi in casa davanti ai social. Altro che riaprire il Festival bisogna riaprire le scuole".

E' l'accorato appello di Rossella, mamma e ristoratrice di Arma di Taggia, il primo comune che s'incontra lasciando Sanremo in direzione verso Genova, qui dell'apertura del Festival non si è accorto quasi nessuno.

La donna è titolare con il marito del ristorante My Dreams, sul lungomare, che da oggi giovedì 4 marzo può essere aperto solo in modalità di asporto.

"Di casi positivi ad Arma di taggia ce ne sono, ma ce n'erano anche prima del Festival, non era da fare il Festival, era da rimanere in zona arancione come eravamo e continuare così, è stato assurdo aprire in zona gialla per permettere determinate cose per poi dopo chiudere di nuovo tutto"

Rossella poi torna alla scuola: "Il più piccolo dei figli per seguirlo sono costretta a portarlo nel ristorante - racconta mentre il bambino, 11 anni, quinta elementare, a pochi metri di distanza sta seguendo in dad da un pc dai tavolini del ristorante la lezione d'inglese. "I danni sono tanti non solo dal punto di vista didattico perché con le lezioni a distanza si impara molto meno, lo vedo perchè faccio molta più fatica ad aiutarli a fare i compiti di quando andavano a scuola, poi quando le classi sono metà in presenza e metà in dad è un caos anche per i professori, perchè la lavagna elettronica non si vede, l'audio non si sente, chi è a casa chiede gli appunti a chi è in classe, poi ci sono i danni dal punto di vista della socializzazione, i figli più grandi non escono mai, stanno rinchiusi in casa attaccati ai social, la dad è un disastro, sì, è meglio di niente, vogliamo dire così?".

"Io inoltre - riattacca la donna - a parte le due più grandi che hanno diciotto anni e riescono a gestirsi da sole, devo sempre controllare bacheche, classroom, diario, la connessione va, non va, poi devo portare il piccolino giù quando lavoro, lui doveva tornare in presenza lunedì e invece con l'ordinanza di ieri sera di Toti ci è andato tutto all'aria e sarà sempre peggio, le bollette invece bisogna sempre pagarle, un vero disastro, per questo rinnovo l'appello per noi genitori e per i nostri figli a riaprire al più presto le scuole in sicurezza".