porti e logistica

Per il Movimento l'opera non serve. La risposta: "Siete il partito del no"
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La nuova torre piloti di Genova diventa oggetto di scontro politico in consiglio comunale: il sasso lo ha lanciato Stefano Giordano, Movimento 5 Stelle, che ha sollevato dubbi sulla reale utilità dell'opera.

"Il porto di Genova sta operando ormai da 8 anni senza la Torre Piloti, tragicamente crollata nel 2013 - dice Giordano - la navigazione non pare aver subito ostacoli, anzi in porto sono approdate addirittura navi con dimensioni maggiori rispetto al passato. Serve davvero la nuova torre? Sappiamo - prosegue Giordano - che la gara per la ricostruzione della torre, con progetto donato da Renzo Piano, se l'è aggiudicata la società Cimolai con un ribasso del 22,22%, per un importo che supera i 14 milioni di euro. La domanda a questo punto sorge spontanea: non sarà il caso di fare un'analisi costi-benefici? Alla Superba serve davvero una struttura di 2500 metri cubi di calcestruzzo e 60 di acciaio? Nel 2021, abbiamo davvero bisogno di salire in coffa? Non basta un computer o un palmare per dirci cosa sta facendo una nave e dove stia andando?".

Ai dubbi di Giordano risponde in coro il gruppo consiliare della Lega: "Pensavamo di averle sentite tutte dal 'partito del No', ma riescono sempre a sorprenderci. Il consigliere comunale grillino Giordano ritiene superflua la nuova Torre Piloti nel Porto di Genova, per lui gestibile da un telefono come fosse un videogame. Si tratta di una centrale operativa, come la torre di controllo degli aeroporti visto che svolge compiti analoghi. Il principale è garantire la sicurezza delle manovre a mare. Il consigliere grillino quindi farebbe a meno della guida per le navi in entrata e uscita dal porto, operazioni che richiedono l’esperienza e la competenza di un essere umano coadiuvato dai supporti elettronici. Il M5s parla come se la Torre Piloti fosse una mera speculazione edilizia. Anche se pur di mantenere la poltrona fanno finta di essere moderati, i grillini restano sempre quelli del 'No' a prescindere quando si tratta di infrastrutture necessarie per il progresso del Paese".