cronaca

La condanna del sindaco in un post su Facebook
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Un grave episodio quello avvenutodurante la seduta del Consiglio Comunale di Cogoleto:alcuni consiglieri della minoranza, un leghista, uno di FdI e un indipendente, si sono ripetutamente esibiti nel saluto romano proprio durante la Giornata della Memoria. Il fatto avvenuto durante l'approvazione del bilancio, dove al posto di alzare la mano per votare, hanno fatto il saluto fascista. A denunciare il fatto con un post su Facebook il sindaco Paolo Bruzzone, che scrive: "Mi preme condannare con forza tale gesto, appartenente alla simbologia fascista, che evoca valori politici di intolleranza, odio e discriminazione razziale. La nostra Cogoleto ha sempre difeso in maniera salda i valori antifascisti presenti nella Costituzione e mai, fino ad oggi, i dibattiti politici si erano dimostrati cos estremi".


"Sono pertanto convinto che quanto accaduto ieri non possa e non debba passare inosservato, nel rispetto di tutte le persone che, a causa dell'ideologia a cui rimandano quelle braccia tese - e pi in generale, di ogni forma di prevaricazione indipendente dal colore politico - hanno vissuto gli orrori del passato perdendo la vita e vedendosi private di ogni forma di libert e dignit", prosegue il sindaco.

Forte la condanna da parte degli utenti sui social. E i consiglieri rischiano il ricorso alle autorit: il saluto romano vietato in Italia dalla legge n. 645 del 20 giugno 1952 e pu essere punito con la reclusione fino a due anni e con multe fino a 500 euro. Questo, ovviamente, se sussiste la fattispecie di reato. Nel 2019erano stati assolti l'ex assessore del Comune di Diano Castello ed esponente di Forza Nuova Manuela Leotta e il sanremese Eugenio Ortiz per averfatto il saluto romano e gridato "presente" durante una celebrazione, presso il cimitero di Sanremo in memoria dei caduti della Repubblica sociale italiana. In questo caso il giudice non aveva ritenuto un reato il gesto del 26 aprile del 2015 , ma un atto commemorativo.

E il sindaco conclude: "Gesti come quelli di ieri, che mi auguro non si ripetano pi in alcun modo, sono da stigmatizzare aspramente, ancor di pi se commessi da rappresentati delle istituzioni, in giornate cos importanti e cariche di significato, come quella della Memoria, e dai banchi di una sala consiliare intitolata a Sandro Pertini".


Voto ad alzata di mano o saluto fascista? Esplode la polemica in consiglio a Cogoleto - LE REAZIONI


E i consiglieri dopo la polemica hanno ribattuto che si trattava di una alzata di mano per esprimere il voto:"Sono indignata perch un gesto che non mi rappresenta. Ho tirato su la mano per votare ed vergognoso essere accusata di un fatto del genere". Cos Valeria Amadei, consigliere comunale del centrodestra accusata di aver votato con il saluto fascista dal sindaco di Cogoleto Paolo Bruzzone. Anche il consigliere Mauro Siri parla di gesto equivocato: "Ho perso mio padre in Russia, ho sempre odiato i regimi totalitari fascisti e comunisti".

"La caccia alle streghe ricominciata. Nessuno pu permettersi di infangare il mio nome n tantomeno quello del mio partito", ha detto il consigliere comunale di Cogoleto della Lega, Francesco Biamonti. Per questo motivo presento querela nei confronti dei consiglieri di maggioranza che dicono di avermi sentito dire frasi che non mi appartengono e nei confronti del sindaco Paolo Bruzzone per la ricostruzione falsa che ha fatto sul suo profilo facebook. Qualche consigliere in cerca di visibilit vorrebbe giocare sulla mia pelle, per questo ho deciso di rivalermi nelle sedi opportune. nessuno pu permettersi di equivocare il gesto del voto con un infamante 'saluto' romano' in una giornata che dovrebbe unire la nazione anzich dividerla".



"Quello che accaduto a Cogoleto non tollerabile e va condannato, senza se e senza ma. I consiglieri che durante il Consiglio comunale hanno fatto il saluto romano oltre a commettere un reato, hanno offeso nel giorno della Memoria tutte le vittime della follia criminale nazifascista" ha commentato via Facebook il presidente della regione Giovanni Toti.