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"Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri", ha twittato il ministro
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"Il Teatro Ariston di Sanremo è un teatro come tutti gli altri e quindi, come ha chiarito ieri il ministro Roberto Speranza, il pubblico, pagante, gratuito o di figuranti, potrà tornare solo quando le norme lo consentiranno per tutti i teatri e cinema. Speriamo il prima possibile", con il tweet del ministro dei beni culturali Dario Franceschini, stop al pubblico in sala per il Festival. Chiuso lo spiraglio anche alle coppie di figuranti pagati per presenziare. 

Amadeus, starebbe valutando la possibilità di lasciare il suo ruolo per il l'edizione 2021. Riunione nella mattinata con i vertici Rai di viale Mazzini. Il conduttore, infatti, ha sempre difeso in questi mesi l'idea di avere il pubblico in sala. 

Tantissime le polemiche nei giorni scorsi, tra cui quella sollevata e raccolta da Primocanale (TUTTE LE NOTIZIE E I VIDEO). Mentre il mondo della cultura e dello spettacolo da mesi soffre senza poter lavorare in presenza del pubblico, con teatri e musei chiusi, mentre i ristoranti fanno i conti con asporto e delivery, mentre palestre e piscine rischiano di chiudere per sempre le loro attività, si parla di fare il Festival. Senza parlare del rischio di assembramenti che comunque si potrebbe creare nel dietro le quinte o di zero ricadute economiche per la città di Sanremo. 

Proprio per questo, se si farà il Festival, i lavoratori dello spettacolo hanno già annunciato che saranno a manifestare davanti all'Ariston. Il problema per noi è l'urgenza di una riforma strutturale del settore spettacolo; è la disparità per cui chi produce utili con la pubblicità può assumere il pubblico per non perdere "l'effetto scenico" mentre gli altri, se si esibiscono, lo fanno solo per i led rossi della telecamera; è l'incapacità della Politica di ascoltare e creare un cambiamento", è il post sulla pagina Facebook Professionisti Spettacolo e Cultura - Emergenza Continua. "Per questi, e per molti altri motivi, #saremoasanremo. Il primo giorno. Andremo al Festival per supportare le colleghe e colleghi che vi lavorano, quelli che sono a casa, per chiedere equità, giustizia, riforme e tutele effettive. Saremo lì fuori a chiedere reddito, diritti, dignità, visibilità".