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I rossoblù sfidano i gialloblù al Ferraris, si gioca alle 20.45
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Il licenziamento del direttore sportivo Faggiano è troppo fresco e clamoroso dopo soli tre mesi e mezzo di lavoro per non agitare il Genoa. Preziosi non ha avuto ripensamenti e ha individuato nel dirigente scelto ad inizio agosto, la figura giusta addirittura per gestire il club. Il presidente voleva defilarsi dopo le contestazioni e le sofferenze dovute a stagioni quasi fallimentari sul piano sportivo.

Invece con la squadra al penultimo posto ha deciso di sbarazzarsi proprio di Faggiano (possibili code legali) richiamando Marroccu. Stadio vuoto ma social pieni e bollenti come la Nord. Tante le critiche soprattutto a Preziosi da parte dei tifosi considerato l’unico colpevole del declino rossoblu. Una bufera che investe tutto l’ambiente a poche ore da un match da non sbagliare col Parma che sta male quanto il Genoa.

Gli emiliani da quando sono tornati in A hanno sempre vinto col Grifone, un poker assoluto più un’amichevole proprio prima dell’avvio di questo torneo. Insomma Maran, come se non bastasse quanto gli sta accadendo intorno, se la vedrà con la bestia nera del Genoa. Il tecnico cerca di difendere il gruppo e in campo probabilmente confermerà il 4-4-2 che nella ripresa gli ha permesso di battere la Sampdoria in Coppa.

Paleari in porta al posto di Marchetti acciaccato e Perin squalificato, difesa con Bani, Goldaniga, Zapata e Pellegrini, in mediana Ghiglione, Badelj, Rovella e Lerager, in attacco ovviamente Scamacca, trascinatore a suon di gol dei rossoblu, con Shomurodov o Pjaca, senza dimenticare Pandev. Ballottaggio però anche in difesa tra Masiello e Pellegrini e a centrocampo tra Sturaro e Rovella. Stasera alta tensione in campo, il Genoa non è all’ultima spiaggia ma serve una risposta assordante quanto il terremoto di sabato.