cronaca

Emerge dall'indagine sui pannelli fonoassorbenti
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Ancora nel 2020, nonostante fosse stato licenziato da più' di un anno da Autostrade, l'ex amministratore delegato Giovanni Castellucci cercava nuovi soci per Atlantia e aveva contatti con Sabrina Benetton. E' quanto emerge dall'indagine sui pannelli fonoassorbenti che ha portato ai domiciliari Castellucci e altri due ex dirigenti di Autostrade oltre a tre interdizioni per tre dirigenti. Il tre gennaio 2020 c'è una telefonata tra l'ad di Edizioni Holding Gianni Mion e l'ad di Atlantia Carlo Bertazzo in cui parlano di Castellucci.

Scrive il gip che "dalla conversazione viene fuori
che l'ex ad di Autostrade si sta adoperando, in accordo con Ermanno Boffa (marito di Sabrina Benetton) a cercare nuovi azionisti per Atlantia". Mion dice a Bertazzo che è meglio stare alla larga da Castellucci. "Ho detto a Boffa bisogna che lo molli. Castellucci si sta offrendo per creare aggregazioni per vendere Atlantia, per comprare Atlantia... che il giudice gli fa un, diciamo, non fa..." E Bertazzo risponde: "ma e' pazzo questo. Gli converrebbe andare in Medio Oriente a questo!".

Il ministro Stefano Buffagni, rileggendoe le intercettazioni dell'inchiesta che coinvolge Castellucci e altri manager, anche attualmente in forza alla società che fa capo ad Atlantia, sottolinea il passaggio in cui si trovano i "manager che confessano di aver diminuito la manutenzione per fare utili". E commenta: "E' una vergogna. Ho ancora i brividi. E tutto per compiacere la famiglia Benetton". Uno sfogo, quello del viceministro dello Sviluppo economico del M5s, che trattiene a stento un senso di rivendicazione puntando il dito su chi ha la responsabilità del crollo del Ponte Morandi. "Si certifica quello che abbiamo sempre detto, spesso in solitaria, noi del Movimento".

Resta il fatto che i grillini chiedevano la revoca, che non è mai arrivata. "La procedura di revoca è sempre in essere. Al contempo però sul tavolo ci sono soluzioni più convenienti per l'interesse generale. Quello che trovo indecente è che Atlantia continui a tirare la corda, nonostante uno scandalo che ogni volta viene fuori più grande. L'Italia ha bisogno di voltare pagina. Perché i Benetton non lo capiscono?". Per fine novembre Cdp si attende un'offerta vincolante adeguata. "Non compete alla politica fare una trattativa sui valori. Quel che è certo è che a questo punto riterrei obbligata la manleva. E' fondamentale per tutelare il contribuente, vedendo che gli scandali commessi da questa società non sono finiti", ha concluso Buffagni.

Tutto ruota sul Piano economico e finanziario. La trattativa tra Atlantia e Cdp, per l'acquisto dell'88% di Autostrade per l'Italia, si è fino ad ora incagliata sull'approvazione del nuovo Pef che definisce le tariffe autostradali e che, secondo Atlantia, rappresenta l'elemento cardine per arrivare a una corretta valutazione della società oltreché per arrivare a un accordo transattivo con il Mit sul crollo del Ponte Morandi. Il prezzo proposto oscilla tra 9 e 9,5 miliardi, mentre per Atlantia una corretta valutazione sarebbe più vicina agli 11 miliardi di euro. La ministra dei Trasporti e Infrastrutture, Paola De Micheli, ha annunciato che il Governo prenderà decisioni a breve.