porti e logistica

La ripresa internazionale non basta a cancellare la crisi
1 minuto e 4 secondi di lettura
Calano i container, crollano rinfuse e traffico industriale: il porto di Genova paga lo scotto della crisi Covid. I risultati sono stati diffusi dall’Autorità portuale di Genova e Savona che ha elaborato i dati dello scorso settembre e li ha confrontati con lo stesso mese del 2019.

I container fanno registrare un calo del 10%, le merci varie scendono dell’11,1%, il traffico di materie siderurgiche precipita del 40,9% in un solo anno: numeri che sono anche la conseguenza del minor numero di navi arrivate in porto, scese del 22,3%. Spaventosa, ma le regole nazionali e internazionali rendono il dato ampiamente previsto, la crisi che colpisce il trasporto passeggeri: praticamente azzerato il traffico crocieristico, sceso a settembre dell’87,8% rispetto a un anno fa; de profundis anche per i traghetti che a settembre hanno fatto registrare un calo del 46,5%.

Le crude statistiche si riferiscono, peraltro, al primo vero periodo di ripresa a livello internazionale: in Cina la produzione economica ha fatto registrare un andamento positivo, con un +6,9% nel mese di settembre rispetto al dato 2019 ed il Pil nel terzo trimestre è cresciuto del 4,9% su base annua, sostenuto non solo dalla produzione ma anche dagli acquisti e dal settore dei servizi. Resta ora l’incognita di un nuovo lockdown generalizzato che potrebbe risultare fatale per molti operatori.