
I container fanno registrare un calo del 10%, le merci varie scendono dell’11,1%, il traffico di materie siderurgiche precipita del 40,9% in un solo anno: numeri che sono anche la conseguenza del minor numero di navi arrivate in porto, scese del 22,3%. Spaventosa, ma le regole nazionali e internazionali rendono il dato ampiamente previsto, la crisi che colpisce il trasporto passeggeri: praticamente azzerato il traffico crocieristico, sceso a settembre dell’87,8% rispetto a un anno fa; de profundis anche per i traghetti che a settembre hanno fatto registrare un calo del 46,5%.
Le crude statistiche si riferiscono, peraltro, al primo vero periodo di ripresa a livello internazionale: in Cina la produzione economica ha fatto registrare un andamento positivo, con un +6,9% nel mese di settembre rispetto al dato 2019 ed il Pil nel terzo trimestre è cresciuto del 4,9% su base annua, sostenuto non solo dalla produzione ma anche dagli acquisti e dal settore dei servizi. Resta ora l’incognita di un nuovo lockdown generalizzato che potrebbe risultare fatale per molti operatori.
IL COMMENTO
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