cronaca

E' successo alla Spezia
58 secondi di lettura
Sfruttando conoscenze informatiche sono riuscite a entrare nella rete informatica della 'vittima' mentre questa era impegnata in operazioni di home banking, sostituendo l'iban del destinatario del denaro con quello dei propri conti correnti, e riuscendo così a intercettare decine di migliaia di euro di versamenti. C'è una sofisticata tecnica di pirateria informatica alla base della truffa congegnata da due donne, finite nei guai all'esito delle indagini della questura della Spezia.


Si tratta di una moldava di 19 anni e un'italiana di 28, risultate intestatarie dei conti in cui confluiva il denaro, e denunciate a piede libero per accesso abusivo a sistema informatico e truffa. L'indagine aveva preso le mosse a maggio, con la denuncia di un amministratore delegato di una società di commercio all'ingrosso di prodotti farmaceutici e dispositivi medici: dopo aver fatto un bonifico era stato infatti contattato dalla banca, che informava di come inspiegabilmente il bonifico fosse stato inviato a un iban diverso da quello indicato all'atto dell'accredito, e che per questo l'operazione era stata bloccata. Stessa situazione un mese dopo, con un bonifico da 30mila euro. Le indagini hanno però permesso di individuare e denunciare le due donne