
Il problema riguarda soprattutto chi è impiegato nel Principato di Monaco, che deve per forza passare dalla Francia per andare e tornare dal lavoro. Al momento non è ancora chiaro se il coprifuoco sarà dalle 21 alle 6, come per le altre zone rosse della Francia. "A quanto ci risulta i contagi nel Principato di Monaco sono abbastanza stabili e contenuti, quindi il problema riguarda solo la Francia", incalza Parodi.
Anche la Germania inasprisce alcune limitazioni a partire dalle 24 di venerdi 23 ottobre. L'istituto tedesco Robert Koch ha lanciato l'allarme, definendo "molto grave" la situazione globale, e ha indicato aclune regioni italiane fra le zone "a rischio" di provenienza: dopo Campania e Liguria negli scorsi giorni, sono state ora inserite nella lista Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Valle d'Aosta, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Sardegna.
Chi proviene dalle zone a rischio dovrà presentare all'ingresso in Germania un test per la Sars-Cov2 con esito negativo, effettuato non oltre 48 ore prima dell'arrivo. Altrimenti, l'esame potrà essere svolto in territorio tedesco gratuitamente o i viaggiatori si dovranno porre in quarantena volontaria per 14 giorni. Dall'8 novembre prossimo, in assenza di un test negativo effettuato in Italia, scatterà l'obbligo di quarantena per 10 giorni. Come ricorda il quotidiano "Frankfurter Allgemeine Zeitung", per le autorità tedesche una zona e' a rischio coronavirus quando vi si registrano piu' di 50 contagi su 100 mila abitanti nell'ultima settimana.
IL COMMENTO
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