cronaca

Entro il 10 luglio è atteso un nuovo confronto
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Le lavoratrici e i lavoratori delle mense scolastiche si sono ritrovati sotto la sede della Regione Liguria per chiedere risposte chiare, per il presente ma anche e soprattutto per il futuro, a partire da settembre. Cinquecento dei tremila lavoratori della ristorazione collettiva, scolastica e aziendale, in Liguria non hanno ancora ricevuto il fondo di integrazione salariale dall'Inps e sono senza un reddito dall'inizio dell'emergenza Coronavirus.

È questo il dato che è emerso a Genova dalla protesta organizzata dai sindacati Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per chiedere "misure di sostegno al reddito a una categoria duramente colpita dalla chiusura delle scuole a marzo scorso e senza una retribuzione nei mesi estivi". Più di un centinaio i manifestanti in piazza armati di fischietti al grido di “lavoro e risposte”. L'assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo ha ribadito che la riapertura delle mense scolastiche a settembre è prevista dalle linee guida stabilite dalla Conferenza delle Regioni. I manifestanti hanno ottenuto un incontro con l'assessore regionale al Lavoro Gianni Berrino: sul tavolo la possibilità di utilizzare una parte del Fse per attivare misure di sostegno al reddito in estate.

“Il tavolo nazionale deve risolvere
il tema di ammortizzatori sociali e riapertura scuole, chiediamo alla Regione misure straordinarie per dare sostegno a un settore fortemente penalizzato”, sottolinea il segretario regionale Fisascat Cisl Silvia Avanzino. La richiesta a Governo e Regione è quella di dare risposte ai lavoratori fermi da febbraio, dopo gli incontri romani infatti non sono ancora arrivate risposte. “Vogliamo capire come ripartiremo a settembre, se queste 3 mila lavoratrici più un indotto molto grande avranno lavoro a settembre, e per trovare sostegno a lavoratori che non hanno ricevuto quasi nulla”, aggiunge il segretario regionale Uiltucs Liguria Riccardo Serri.

I rappresentanti sindacali  hanno incontrato l'assessore al Lavoro Gianni Berrino per affrontare il problema che stanno vivendo i tanti addetti delle mense scolastiche, da mesi ormai impossibilitati a lavorare e in sospensione di reddito fino alla ripartenza delle scuole. Si è convenuto assieme che, nell'ambito del tavolo del tavolo di concertazione con il presidente e gli assessori Berrino, Cavo e Benveduti e le sigle confederali verrà esaminata la riprogrammazione dei fondi residui Fse e Fesr con la priorità di sostenere i lavoratori delle categorie più svantaggiate a causa della crisi Covid, tra i quali anche gli addetti della ristorazione scolastica. In assenza di risposte da parte del Governo le parti hanno convenuto sull'opportunità di trovare a breve una soluzione per questi lavoratori attualmente in sospensiva estiva e quindi privi di reddito.

Nel frattempo la Regione Liguria esaminerà la possibilità di destinare i fondi europei residui Fse e Fesr ai lavoratori delle categorie più svantaggiate a causa della crisi Covid-19 tra i quali anche gli addetti della ristorazione scolastica. E' la conferma arrivata al termine del tavolo di confronto per dare un sostegno al reddito ai lavoratori delle mense scolastiche colpiti dall'emergenza covid e senza un reddito durante i mesi estivi. Nell'ambito del tavolo di concertazione verrà esaminata la possibile riprogrammazione dei fondi europei. Le parti si incontreranno entro 10 luglio prossimo