
Dall'autopsia sul corpo dell'animale, eseguita dall'istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte e Liguria, è stato confermato che la morte è stata causata da una "lesione traumatica con perforazione cardiaca da arma da fuoco". Nel Parco Nazionale è vietata la cattura, il disturbo e l'uccisione di specie animali. I carabinieri hanno informato l'autorità giudiziaria e indagano per individuare il responsabile, che rischia una pena di 2 anni e 13mila euro di sanzione.
IL COMMENTO
Matte non c’è più, smettiamo di chiamarle tragedie
Ex Ilva, Genova sempre più nei guai: governo confuso e Salis reticente