cronaca

Due marocchini, un ecuadoriano e un rumeno tra 21 e 35 anni
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Si è fidata di quegli amici con cui aveva trascorso la serata in discoteca. "Hai bevuto troppo, ti riaccompagnano a casa noi", si sono offerti i quattro. E invece, quella gentilezza si è rivelata una trappola per abusare di lei. Uno stupro di gruppo commesso i primi giorni di marzo, a Genova, prima del lockdown legato alla pandemia di Coronavirus che per due mesi ha chiuso tutto. Per quella notte violenta sono stati arrestati due uomini mentre altri due sono stati sottoposti all'obbligo di dimora.

Hanno tutti una età compresa tra i 21 e i 35 anni, sono due originari del Marocco, un romeno e un ecuadoriano, mentre la vittima ha 20 anni ed è italiana. Secondo quanto accertato dagli investigatori della squadra mobile, guidati dal primo dirigente Stefano Signoretti, i quattro, tutti stranieri, avevano trascorso la serata alla discoteca 'Babilonia' sul lungomare cittadino poi si erano offerti di riaccompagnare a casa la ragazza, loro conoscente. La giovane italiana si è fidata e visto che aveva bevuto tanto ha accettato il passaggio. Il gruppo l'ha invece portata in casa di uno di loro e a turno l'hanno stuprata. Un paio di ore in balia del gruppo che alla fine della violenza ha riaccompagnata a casa, come promesso, la giovane.

La ragazza ha avuto il coraggio di raccontare tutto ai genitori che l'hanno vista arrivare stravolta e insieme sono andati in questura a denunciare le violenze. Gli investigatori della mobile hanno raccolto gli elementi, anche durante il lockdown, controllando le telecamere attraverso le quali hanno ricostruito i movimenti del gruppo. E la giovane è stata sottoposta ad accertamenti medici che hanno confermato gli abusi. "E' importante riflettere sul fatto che gli autori di questa terribile violenza sono stati individuati grazie al coraggio della vittima che, superando ogni remora, si è affidata ai poliziotti della squadra mobile appositamente formati per accogliere tali denunce", sottolineano dalla questura e dalla procura.

Incrociando i dati della polizia e dei carabinieri
le denunce per violenza sessuale nel 2019, a Genova e provincia, hanno subito un lieve calo rispetto all'anno precedente passando da 152 a 136. Mentre sono aumentati arresti e denunce. "Da ciò si evince quanto sia importante denunciare le violenze subite. Le forze dell'ordine e la procura sono pronte, preparate e al fianco delle vittime. Se le violenze vengono denunciate i fatti vengono accertati e perseguiti", sottolinea il procuratore capo Francesco Cozzi.

RETTIFICA - In merito all’articolo dal titolo “Stuprata dal branco a 20 anni dopo la discoteca, 4 arresti a Genova” nel quale si riporta “i quattro tutti stranieri avevano trascorso la serata alla discoteca “Babilonia” sul lungomare cittadino poi si erano offerti di riaccompagnare a casa la ragazza, loro conoscente. La giovane italiana si è fidata e visto che aveva bevuto tanto ha accettato il passaggio. Il gruppo l’ha invece portata in casa di uno di loro e a turno l’hanno stuprata”, a seguito delle precisazioni da parte dell’Agenzia Ansa, comunichiamo che il titolare del locale citato nel predetto articolo ha chiesto di pubblicare la seguente rettifica: “Il locale Babilonia di Corso Italia è completamente estraneo ai fatti, avendo aperto al pubblico solo nei primi giorni di giugno, ed essendo ancora chiuso nel periodo dei presunti fatti".