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La lettera al vice presidente della Commissione europea Dombrovskis
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"La lettera di Atlantia alla Commissione europea è un tentativo maldestro di evitare l'inevitabile e cioè la revoca della concessione assegnata ad Autostrade per l'Italia". E' il commento di Tiziana Beghin, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo alla notizia riportata dal "Financial Times" sulla lettera inviata da Atlantia alla Commissione europea.

"Quelli del crollo del ponte Morandi non hanno neanche chiesto scusa alle famiglie delle vittime e adesso con argomentazioni da Azzeccargabugli cercano di condizionare le autorità italiane nella decisione che solo a loro spetta. L'articolo 43 della direttiva sugli appalti prevede la modifica del contratto durante il periodo di validità se le condizioni previste nella procedura iniziale sono cambiate. Il dolo, dovuto anche alle mancate manutenzioni che Atlantia avrebbe dovuto fare nel corso degli anni, è ravvisabile nella morte di 43 persone nel crollo del Ponte Morandi. Ricordiamo che già lo scorso 16 gennaio la Commissione aveva risposto a una precedente lettera di Atlantia dicendo a chiare lettere che è un tema che riguarda solamente le autorità italiane. E così sarà: il governo italiano prenderà una decisione nell'interesse della verità e nel rispetto delle vittime del crollo del ponte di Genova. Nessuno ci condizionerà", ha proseguito l'europarlamentare pentastellata.

Da Fratelli d'Italia il siluro arriva diretamente al premier Conte. Per Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato, "Atlantia getta definitivamente la maschera confermando che il suo unico interesse è mantenere la concessione delle autostrade italiane. Un chiaro intento per evitare la revoca, che si sarebbe dovuta concretizzare il giorno dopo l'immane tragedia del crollo di Ponte Morandi. La notizia riportata dal 'Financial Times', delegittima ulteriormente un governo già screditato e certifica il fallimento dei suoi ministri nella trattativa in corso. In gioco non ci sono i miliardi di Atlantia che per anni ha incassato i proventi dei pedaggi e degli affitti per subconcessioni di spazi su un bene costruito dallo Stato, ma quelli dei cittadini italiani visto che la rete è stata costruita con i loro soldi", conclude Rampelli.

In merito alla disputa sul futuro della concessione di Autostrade
per l'Italia in corso da quasi due anni con il Governo dopo il crollo del Ponte Morandi, Atlantia nella lettera inviata al vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis ha scritto che "è della massima importanza che la Commissione europea valuti la situazione e contribuisce a fornire certezza legale su una questione che, se non risolta urgentemente, potrebbe seriamente minare i piani di investimento attuali e futuri di Autostrade e, soprattutto, la sopravvivenza della società".

Atlantia nella lettera inviata al vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, lamenta anche l'esclusione di Autostrade per l'Italia all'accesso ai prestiti garantiti dallo Stato nell'ambito delle misure per l'emergenza Covid-19, nonostante Autostrade "soddisfi tutti i criteri e i prerequisiti per ottenere l'accesso alla garanzia statale. Ciò è palesemente discriminatorio, a conferma della volontà delle autorità italiane di compromettere la redditività di Autostrade, indebolire la società e ridurne il valore a fini politici", si legge nella missiva contestata.