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Il presidente federale fa passare (18 voti a 3) la sua linea che sconfessa la Lega di Serie A
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 Niente blocco delle retrocessioni: se non si riuscisse a finire il campionato sul campo, si andrebbe agli spareggi per lo scudetto e per la salvezza. Se una malaugurata ripresa dei contagi rendesse impossibili anche playoff e playout, entrerebbe in scena il famigerato algoritmo: un modello matematico fondato su parametri numerici (gol fatti e subiti in casa e trasferta, “peso specifico” delle reti) per “giocare” virtualmente le partite inattuate. Il calcolatore elettronico resterebbe... spento solo sul tema dello scudetto, che resterebbe non assegnato.


Il Consiglio Federale ha quindi bocciato su tutta la linea gli orientamenti della Lega di Serie A, che voleva l’annullamento della stagione in caso di nuovo stop: posizione promossa da Sampdoria, Udinese e Torino e capace di ottenere 16 voti e 4 astensioni. Ma in sede Figc il presidente Gravina poteva contare in partenza su una maggioranza nordcoreana (18 voti a favore contro i 3 della Lega di A) che ha spazzato via i dubbi delle squadre di A sulle formule emergenziali per il raggiungimento dei verdetti di classifica.
Tra le altre decisioni prese, lo stop definitivo alla Serie A femminile e la definizione dei verdetti per la Serie C: Monza, Vicenza e Reggina sono infatti state promosse in Serie B, mentre la Lega Pro ripartirà con playoff e playout, per stabilire l'ultima promozione e le varie retrocessioni. Gozzano, Rimini e Rieti infine ripartiranno dalla Serie D.