cronaca

Un appalto da 160 milioni di euro
3 minuti e 12 secondi di lettura
"Da qua a fine luglio si apriranno oltre 100 cantieri in Liguria: 100 cantieri dei concessionari autostradali e 30 di Anas". Lo ha detto il ministro per le Infrastrutture Paola De Micheli, intervenendo all'avvio dei lavori del secondo lotto della galleria scolmatrice del torrente Bisagno, a Genova. Si è parlato poco di sicurezza idrogeologica e molto delle concessioni autostradali. "Sono giorni di intenso lavoro e di intenso approfondimento di quel che ha fatto il Mit: non ho altro da aggiungere rispetto a quanto dichiarato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte".

La via indicata del ministro
, più che una rassicurazione, può sembrare l'inizio di un film horror tra code e limiti sul nodo ligure nel periodo di maggiore afflusso di turisti per una estate che molti operatori sperano possa permettere di recuperare in parte i disastri del lockdown forzato. "Dopo saremo nuovamente attorno a un tavolo per ulteriore piano che implementerà questa idea di Liguria sicura. Un piano decennale che accompagnerà la Liguria", ha proseguito il ministro.

Per il governatore Giovanni Toti, presente al via del cantiere,
si è tratta di "una giornata storica per Genova: diamo il via ai lavori della galleria dello Scolmatore del Bisagno, la più grande opera per la difesa del suolo di tutto il Paese e che la Liguria attendeva da 50 anni. Impegni e fatti concreti per la sicurezza dei nostri cittadini: così cambiamo la Liguria". Un'opera che "metterà in sicurezza un pezzo importante di città e un fiume che ha causato nel passato tantissimi lutti. Parliamo di un appalto da 160 milioni di euro. Un cantiere complesso quello che inauguriamo, ma servirà a ricucire una ferita causata dall'incuria del passato. Un grande lavoro è stato già fatto, adesso è il momento di completarlo". Sul tema, il ministro De Micheli ha aggiunto che "è il segno di un impegno che va avanti dal 2015 nella messa in sicurezza contro il dissesto idrogeologico degli ultimi tempi e che ha attraversato diversi governi".

"Dobbiamo pensare a Genova tra dieci anni", ha poi concluso il vertice del Mit. "Solo completando questo cantiere avremo più sicurezza in una città che è stata troppo ferita". In Italia durante l'emergenza Coronavirus sono rimasti aperti oltre il 48% dei cantieri pubblici e in Liguria si è infatti continuato a lavorare sul ponte Per Genova, sulle autostrade, le ferrovie, la difesa della costa e lo scolmatore.

"Non ci dimenticheremo mai delle vittime che hanno perso la vita, fa dispiacere pensare che facciamo delle opere soltanto dopo delle tragedie", ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci. "La bella notizia è che in realtà stiamo lavorando anche per ripensare al trasporto pubblico locale e alla mobilità cittadina con grandi investimenti: abbiamo un disperato bisogno di nuove infrastrutture, ce la possiamo fare a tornare ad essere una grande città dove lavorare e venire a vivere". 

Nel frattempo, sul versante del Ponte per Genova, citato sempre come esempio positivo nella realizzazione di una grande opera, è stato portato a termine il varo dell'ultima sezione della rampa che collega il ponte con l'A7, l'ultimo tratto che di fatto mancava per ricongiungere l’opera alla rete autostradale. Si avvicina quindi il collaudo, affidato ad Anas e previsto per metà luglio, così come l’inaugurazione dove è atteso anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A confermarlo lo stesso Giovanni Toti: “Lo abbiamo invitato, credo che sia un doppio buon segnale oltre al varo in un'estate così complicata. I soldi si possono spendere e le opere pubbliche si possono fare, i posti di lavoro si possono creare in meno di due anni il ponte è risorto e non era un'opera banale", ha concluso Toti.