Non è ancora in stato di fermo Giulia Stanganini, la donna di 37 anni che ha fatto a pezzi il cadavere della madre in un appartamento di Genova. La donna ha raccontato agli agenti della Questura di Genova di aver trovato la madre (il cui cognome è Stupazzoni, non Stupazzini come inizialmente riferito) senza vita in casa, impiccata, e di aver deciso di fare a pezzi il corpo per "conservarlo". La 37enne aveva un bambino di 4 anni, mancato a novembre scorso, avuto da un cittadino tunisino da cui sarebbe separata. Sulla vicenda c'è un fascicolo in procura e le indagini sono in mano ai Carabinieri. A quanto si apprende il bambino della donna era deceduto in casa il 22 novembre scorso. Era stata la madre a chiedere l'intervento del 118 dopo che il piccolo (4 anni) faceva fatica a respirare. Il decesso sarebbe avvenuto per arresto cardiaco. Sull'accaduto era stata aperta un'inchiesta per omicidio colposo.
Madre e figlia, a quanto sembra, non erano in buoni rapporti. Parti del cadavere sono state messe in alcuni sacchetti, il resto in un secchio. Qualcuno nel palazzo le avrebbe sentite litigare. E' quanto emerso dalle prime ricostruzioni su quanto accaduto in via Bertuccioni a Genova. Le indagini sono affidate agli uomini della Squadra mobile, partite dopo il racconto della figlia che si era presentata in questura e aveva raccontato di aver trovato la madre impiccata nel suo appartamento 3 giorni fa, e di aver fatto a pezzi il cadavere. Il racconto è al vaglio degli inquirenti che hanno effettuato un lungo sopralluogo nell'abitazione del quartiere di Marassi dov'è stato ritrovato il corpo sezionato e in parte occultato.
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