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Tornato allo Zenit San Pietroburgo, l'attaccante argentino non ha rimpianti blucerchiati
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 Arrivato con grandi aspettative la scorsa estate dallo Zenit San Pietroburgo, l'attaccante esterno argentino Emiliano Rigoni ha prima pagato il naufragio della gestione di Eusebio Di Francesco, poi è stato accantonato anche da Ranieri. Il sospetto di molti osservatori, ovvero che a determinare l'emarginazione fosse stata soprattutto l'onerosa (10 milioni) clausola di riscatto obbligatorio fissata al raggiungimento di un determinato numero di presenze (20), viene ora indirettamente confermata dallo stesso giocatore.


Tornato in riva al Baltico, Rigoni infatti afferma, in un'intervista a "Football - Kulichi" "Ho smesso di giocare alla Sampdoria, non per colpa mia ma per motivi extra calcistici". Gli resta però il ricordo del derby, vinto 1-0 col gol di Gabbiadini: Una partita indimenticabile. L’atmosfera è incredibile, non è come qualsiasi altra partita in Serie A, gli spalti tremavano".