salute e medicina

Dopo il caso in provincia di Lodi
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Il caso del 38enne positivo al nuovo coronavirus e ricoverato all'ospedale di Codogno "era prevedibile e ci accomuna al numero di contagi in altri Paesi vivicini, quindi non vedo che cosa sia cambiato rispetto a ieri. In Italia non c'è un focolaio, aspettiamo di capire come si sia contagiato" così Matteo Bassetti, direttore della Clinica delle malattie infettive dell'Ospedale San Martino di Genova e presidente della Società italiana terapia anti-infettiva.

L'uomo è ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di Codogno in prognosi riservata, con insufficienza respiratoria e le sue condizioni sono ritenute molto gravi. Anche la moglie ricoverata all'ospedale Sacco di Milano in isolamento, è risultata positiva ai test. Si tratta del primo caso registrato di contagio in Italia.

Intanto a Genova sei persone di nazionalità cinese sono state portate all'ospedale San Martino e al Gaslini per dei controlli. I soggetti infatti sono sospettati di aver contratto il coronavirus. Si tratta di due adulti e quattro bambini che nei giorni scorsi sono rientrati dalla Cina. Al momento si tratta solo di controlli e nessuno avrebbe dato sintomi riconducibili al virus.

Nei giorni scorsi l'attenzione in Liguria si era concentrata a sul caso del marittimo originario di Carcare che ha deciso di mettersi in auto-isolamento dopo essere sbarcato dalla nave Westerdam in Cambogia, dove era presente una persona affetta dal coronavirus. Tutti i test effettuati sono risultati negativi. Nelle stesse ore era scattato l'allarme a Genova per un giovane studente, tornato di recente dalla Cina. Anche in questo caso il giovane è risultato negativo.



IL PIANO SANITARIO IN LIGURIA - Un hub unico al Policlinico San Martino di Genova, 150 posti letto nelle strutture di malattie infettive di tutta Regione Liguria, percorsi già consolidati ma adeguati al piano epidemiologico attuale oltre alla task force formata da esperti dell'emergenza urgenza, dai direttori di malattia infettive del San Martino e dell'università. E' questo è il piano della sanità ligure per affrontare l'emergenza coronavirus, in stretta aderenza con le indicazioni ministeriali e dell'Oms, piano messo in campo per affrontare ogni eventuale emergenza. La task force ligure, coordinata da Alisa e composta dal Diar emergenza-urgenza, dal responsabile emergenza-urgenza 118, dai direttori delle Malattie infettive e Igiene e Sanità pubblica, dai direttori sanitari, insieme ai pediatri e ai medici di Medicina generale, è in costante collegamento con le autorità competenti del ministero della Salute per aggiornare, in tempo reale, l’evoluzione del quadro epidemiologico.


CONFESERCENTI - Da quando si è diffuso l’allarme per il Coronavirus circa 50mila viaggiatori hanno cancellato un viaggio già prenotato, e altre decine di migliaia hanno annullato i preventivi. Sono queste le prime stime dei danni subiti dalle agenzie di viaggio per l’effetto Coronavirus che emergono dal sondaggio lanciato da Assoviaggi Confesercenti su un campione rappresentativo delle agenzie di viaggio italiane. 

L’ondata di cancellazioni ha colpito tutto il settore: quasi il 50% delle agenzie ha subito cancellazioni e ha dovuto rimborsare i viaggiatori. E se per il 48% di queste la spesa per pratiche di rimborso è stata inferiore ai mille euro, per un altro 37% la somma ha oscillato tra i 1.000 e i 5.000, mentre per ben il 15% restante è stata oltre i 5.000 euro. Le agenzie segnalano il 20,3% di cancellazioni proprio per la Cina, mentre ben il 32% di annullamenti riguarda il resto dell’Asia (oltre il 52% in totale).