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"Intanto bisogna votare l’articolo del Milleproroghe"
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Concessioni autostradali, infrastrutture legate al trasporto ferroviario e possibili alleanze del M5s alle Regionali 2020. Ai microfoni di Primocanale il sottosegretario del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture Roberto Traversi fa luce sui temi principali della politica ligure.


In questo momento è il ligure più importante nel Parlamento, come si trova a gestire il rapporto tra M5s e Partito Democratico a livello nazionale?

A livello nazionale per fortuna non sono da solo. Il ministro con cui lavoro è di un altro partito ma si è creata una collaborazione leale quindi le nostre esigenze vengono capite. Per adesso mi trovo bene, abbiamo trovato un buon equilibrio.

E' una situazione che si può riprodurre anche sul piano regionale o ci sono dinamiche diverse?

La situazione è completamente diversa perché al Governo siamo stati costretti a giungere a questa soluzione. A livello regionale invece sarebbe una nostra scelta. Sono soddisfatto della decisione presa quest’estate perché stiamo raggiungendo dei buoni risultati, anche per la Liguria. C’è un’attenzione particolare da parte di tutto il Governo per la nostra regione.

Nel Governo Conte che l’ha preceduto, come vice ministro c’era Edoardo Rixi della Lega Nord, e il ministro era invece Danilo Toninelli del M5s. Ora si sono invertiti i ruoli, ora il ministro è del PD. C’è chi dice che il governo di prima abbia portato un miliardo di euro a Genova, le cifre sono cambiate, come difende l’operato del suo Governo?

Tutti quei soldi sono arrivati per una tragedia che ha riguardato la città. Penso sia stato l’interesse di tutti e anche dell’opposizione di rimediare a quella tragedia. Quindi è stato abbastanza semplice. Poi però ci sono state le mareggiate e le alluvioni. Quindi abbiamo ridistribuito le cifre per il Ponte Morandi, per le mareggiate siamo riusciti a contribuire fino a Busalla. Abbiamo superato i 100 milioni di indennizzo per i problemi di quest’anno. Stiamo continuando su questa linea. In fondo, Toninelli era stato il primo a dire che Genova aveva subito una tragedia enorme, il minimo che si potesse fare era contribuire a ricostruire il ponte il prima possibile.

Uno dei cavalli di battaglia del M5s è l’ambiente. A proposito di mobilità, qual è la situazione sul nodo ferroviario per accelerare i lavori? Anche sul quadruplicamento nella zona del tortonese?

Gli operatori vogliono andare verso Milano per poi essere competitivi in Europa e nel resto del mondo, quindi questo passaggio andrà sistemato il più presto possibile. Il nodo ferroviario non è mai stato osteggiato. Dopo fallimenti su fallimenti ci siamo trovati un’opera che doveva essere finita da anni che invece è ancora lì. Il terzo valico avanza, non mancano i fondi per l’opera ma esiste una difficoltà operativa a realizzarla. È stato nominato un commissario e domani arriverà sul territorio e incontrerà la Regione e tutti gli operatori che sono coinvolti in questa vicenda. Quindi con un commissario in più speriamo di dare vigore a un’operazione che nessuno ha mai voluto bloccare.

Ci sono dei movimenti riguardo al quadruplicamento del tortonese?

E’ una situazione che stiamo analizzando e dobbiamo smuoverla. Ma ci aspettiamo che anche i lavori del terzo valico proseguano. Sul nodo genovese bene, ma nelle zone di Alessandria ci sono state criticità. Io ho visitato il cantiere personalmente e si procede di tre metri al giorno lavorando 24/24. E’ un lavoro difficile.

Nella sua intervista sempre a Primocanale a ottobre dell’anno scorso aveva detto che entro il 31 dicembre le concessioni ad Autostrade sarebbero state revocate. Ma non è successo, qual è la situazione oggi?

C’è stato un segnale forte da parte del Governo. Nel Milleproroghe a fine dicembre è stato inserito un articolo che sarà fondamentale per discutere con Autostrade con il predominio della situazione. Perché dal 1994 ad oggi tutti i bandi sono stati unilaterali e quindi diventava difficile revocare una concessione anche per una colpa grave.

A proposito di autostrade, tra Chiavari e Sestri Levante in 10 km ci sono quattro cantieri. Molti si chiedono, ma il Ministero cosa fa?

Il Ministero ha fatto fin troppo. Il lavoro è nascosto perché non finisce sui giornali ma abbiamo trovato una situazione incommentabile, sia per quello che riguarda la struttura dei viadotti (molti sono stati chiusi per collaudi e verifiche), sia per quanto riguarda le barriere anti rumore che sono state dichiarate non a norma, e infine la situazione peggiore (finora analizzata poco), ovvero la concessionaria ha disatteso quanto doveva fare negli ultimi 15 anni. C’era un adeguamento alle normative europee che scadeva intorno alla metà dell’anno scorso e c’è stata una lettera da parte di Autostrade che si è autodenunciata: non è stato fatto nessun lavoro. Erano interventi importanti relativi alle vie di fuga, all’illuminazione. Ora il Ministero ha messo Autostrade con le spalle al muro e ha preteso che questi lavori vengano svolti. Da ora in avanti quindi ci aspetta un anno terribile perché la maggior parte delle gallerie dovrà essere messa a norma.

Loro quindi si sono autodenunciati per negligenza eppure non si riesce a togliere la concessione?

Ci sono delle difficoltà ma intanto bisogna votare l’articolo del Milleproroghe. C’è stato qualcuno della maggioranza che si è opposto all’articolo, ovvero Italia Viva. Hanno dichiarato ai giornali che avrebbero fatto le ‘barricate’ contro la revoca. Quindi ora stiamo votando sia alla camera sia al senato in fiducia. Se vogliono prendersi questa responsabilità devono far cadere il governo.

Parliamo di porti. Era presente con il ministro De Micheli alla riunione tra Giulio Schenone e David Yang per la fusione dei terminal Sech e Psa. Com’è andata a finire?

Loro portano avanti un ragionamento da imprenditori. La competizione non è più da vedere all’interno di una portualità ma dobbiamo fronteggiare degli imperi. D’altro canto un’autorità portuale deve rispettare le leggi e attualmente la legge non consente questa fusione. Qualche deputato ha presentato degli emendamenti ma poi sono stati ritirati. Il Governo vuole affrontare la situazione in modo più organico. Gli articoli che riguardano questi testi vanno rinormati. Anche qui dobbiamo farlo in un momento difficile perché l’Europa ci sta portando in procedura di infrazione per quanto riguarda la fiscalità delle nostre autorità portuali. Dobbiamo rispondere colpo su colpo per dimostrare come le nostre autorità portuali siano diverse da quelle europee.

Alleanza del M5s con il PD o corsa in solitaria del M5s alle Regionali 2020. Cosa accadrà?

Fino a sabato scorso avrei pensato che fosse più probabile una corsa in solitaria. Ma ieri abbiamo fatto una riunione molto partecipata nella quale è emersa la volontà di votare su Rousseau un’eventuale alleanza con il PD. Da parte del territorio mi aspettavo una chiusura maggiore e invece c’è stata un’apertura che analizzeremo a Roma. Dal mio punto di vista, essendo parte del Governo, potrei avere un interesse personale a una coalizione quindi per correttezza non ho mai detto nulla.