cronaca

I dati del secondo semestre del 2019
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 Nel secondo semestre del 2019 il valore delle case a Genova ha perso oltre tre punti percentuali, esattamente come accaduto in diverse città del Sud Italia: Potenza, Bari e Ancona. Il dato emerge da uno studio di un sito specializzato del settore. Un dato non proprio positivo per la città ma che riguarda praticamente tutto il Paese da Nord a Sud.


A pochi giorni dalla fine dell’anno, il bilancio di ciò che è successo nel mondo del mattone nel 2019 segnala un arresto del calo dei prezzi che aveva riguardato precedentemente tutto il Paese. Secondo l’Osservatorio sul mercato residenziale in Italia nel secondo semestre 2019, a livello nazionale i prezzi richiesti per gli immobili in vendita sono rimasti praticamente fermi (+0,1%) rispetto all’anno scorso. Il record negativo a Palermo (-5,5%), quello positivo a Milano dove il valore degli immobili è cresciuto dell'8,1%.


La cifra media per comprare casa in Italia si è attestata a 1.885 euro al metro
quadro. Permane la sofferenza al Sud, dove in un anno i costi medi hanno perso ancora quasi 2 punti percentuali, scendendo a una media di 1.537 euro/mq, mentre si registrano variazioni positive al Nord (1.946 euro/mq) e nei grandi centri (2.592 euro/mq), con un aumento dell’1,6% su base annuale. Nonostante un calo annuale pari a quasi un punto percentuale, i costi maggiori si registrano ancora al Centro, con una richiesta media per il settore residenziale di 2.235 euro/mq.Se le grandi città si confermano il vero traino del settore immobiliare italiano, nei piccoli centri la variazione rispetto al 2018 è ancora negativa (-0,4%) e la cifra media per comprare un immobile è di 1.629 euro/mq. Ma osservando quanto accaduto nella seconda parte del 2019, le oscillazioni dimostrano come anche qui i prezzi stiano lentamente raggiungendo la stabilità.

A GENOVA - Diversi i prezzi al metro quadro nel capoluogo ligure. In centro un appartamento usato costa in media 1,600 euro al metro quadro, uno nuovo o ristrutturato 2,300 euro. Decisamente più alti ad Albaro dove un usato costa mediamente 2,900 euro al metro quadro, mentre per uno nuovo o ristrutturato la cifra sale addirittura a 4,200 euro. Valori ancora più alti per Nervi dove un appartamento ristrutturato vale in media 4,600 euro al metro quadro. Prezzi più bassi a Bolzaneto dove per un usato si va sui 900 euro al metro quadro mentre per uno ristrutturato il prezzo aumenta di 300 euro per metro quadro. I valori più bassi si trovano nel quartiere di Cornigliano dove per un usato in media il valore è di 840 metri quadri mentre per uno ristrutturato la cifra sale a mille euro al metro quadro.



È Milano la città dei record: qui in un anno i costi richiesti per gli immobili in vendita sono aumentati dell’8,1%, raggiungendo la media di 3.592 euro al metro quadro. Nonostante ciò resta Firenze la più cara d’Italia, con una media di 3.856 euro/mq che arriva da una crescita annuale del 4,1%.Insieme a Milano e Firenze, sono Venezia e Bologna le due città più in salute e in cui il mercato del mattone registra una grande vivacità: nella Laguna, a dicembre 2019 i prezzi risultano cresciuti del 6,4% rispetto allo stesso mese del 2018, raggiungendo la richiesta media di 3.142 euro/mq.

A Bologna, invece, l’aumento su base annua è stato del 4,1%, con un costo medio di 2.867 euro/mq.Rispetto al 2018 a Roma continuano a scendere i costi degli immobili: a fronte di un calo dell’1% in un anno, il prezzo richiesto nella Capitale si ferma a 3.141 euro/mq. Si rilevano variazioni annuali attorno al +3% a Trieste e Cagliari, con costi medi che però rimangono distanti dagli altri capoluoghi citati finora: rispettivamente nelle due città si richiedono in media 1.543 e 2.137 euro al metro quadro. Risultano, invece, fermi i prezzi di Catanzaro e Torino, con variazioni annuali appena sopra lo 0%. Tutti gli altri capoluoghi di regione risultano invece ancora in sofferenza, con picchi del -5,5% a Palermo.