cronaca

Cerimonia nel luogo della tragedia del 4 novembre 2011
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 Sono passati otto anni dalla tragica alluvione di Genova del 2011. Era il 4 novembre quando la forza dell'acqua del torrente Fereggiano fuoriuscito dagli argini si portò via sei vite: Angela Chiaramonte, Shpresa Djala e le figlie Gioia e Gianissa, Serena Costa ed Evelina Pietranera.


A otto anni di distanza da quel giorno la Liguria fa ancora i conti con il maltempo e i danni. Per ricordare le vittime del 4 novembre come ogni anno si svolge la Cerimonia di commemorazione delle vittime delle ultime alluvioni tra corso Sardegna e corso De Stefanis. Per il Comune di Genova sarà presente il vicesindaco Balleari, oltre a lui partecipano anche il console di Albania Durazzo, il presidente del Municipio Massimo Ferrante. La cerimonia si concluderà in Borgo Incrociati per ricordare la vittima dell'alluvione del 2014 quando perse la vita nel tunnel Antonio Campanella, infermiere genovese.


IL MURO DI GOMMA - 
Chi aspetta di veder fatta definitivamente giustizia è Marco Costa, papà di serena "Siamo di fronte quasi a un muro di gomma da parte delle istituzioni locali. Lo Stato ha condannato i responsabili ma il Comune di Genova non ne prende atto e continua a far lavorare queste persone nelle istituzioni pubbliche locali. E una situazione che io continuo a combattere, probabilmente il sindaco Bucci non ne vuole sapere" attacca Costa.  E poi precisa ancora: "Non voglio che queste persone non lavorino o cadano in disgrazia, voglio semplicemente che una istituzionale locale, che è quella più vicina al cittadino, dove il cittadino paga le tasse e un cittadino dovrebbe avere dei vantaggi se è onesto, prenda atto della situazione. Che una persona scappi dal Comune e il Comune permetta questa cosa per farlo andare a lavorare in un'altra istituzione pubblica mi lascia molto amareggiato" spiega Costa. Il riferimento è a uno dei responsabili, Sandro Gambelli per lungo tempo nel comune di Genova e oggi vicino all'assunzione all'Università di Genova ha spiegato Costa.


IL PROCESSO -
 Sarà celebrato il prossimo 10 dicembre il processo d’appello bis per l’alluvione di Genova del 4 novembre 2011. Lo scorso 12 aprile la Cassazione aveva confermato le responsabilità penali degli imputati ma aveva rinviato tutto alla corte d'Appello per riformulare le condanne. L'allora sindaco di Genova Marta Vincenzi era stata condannata in primo e secondo grado a cinque anni. E’ accusata di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. Il nuovo processo verrà celebrato davanti alla prima sezione penale. Secondo i giudici della corte di Cassazione, il Comune in quei giorni era "impreparato e inerme".