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Il nuovo allenatore: "Chi ha voglia di combattere giocherà, chi non se la sente resta fuori"
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"La Sampdoria mi è sempre stata simpatica, anche se sono romanista. Ero a Wembley nel 1992 e mi dispiacque per la sconfitta col Barcellona mentre fui contento dello scudetto. Comunque, non sono venuto qui per lanciare giovani o ridare smalto ad anziani, bensì per salvare la squadra, che non merita l'ultimo posto in classifica. Chi ha voglia di lottare, gioca. Chi non se la sente, resta fuori. Il modulo non è importante, anche se con Giampaolo la Samp faceva il rombo a centrocampo".


Parole di Claudio Ranieri, presentato oggi a Bogliasco dal presidente Ferrero, "scortato" dallo stato maggiore della Sampdoria: il vicepresidente Romei, il ds Osti, il responsabile scoutin Pecini, il direttore amministrativo Bosco.


Il nuovo allenatore ha aggiunto: "Quagliarella? L'anno scorso ha vissuto un'annata magica, ora sta vivendo una fase in sordina. Io lo aiuterò, ma come si dice aiutati che Dio ti aiuta. E' il capitano e il simbolo, faccia vedere anche lui che ha voglia di salvarsi".