cronaca

Venerdì 27 settembre i ragazzi di nuovo in piazza
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Sarà venerdì 27 settembre il Terzo Sciopero Globale per il Clima: a Genova, Spezia, Imperia, Savona, come nel resto d'Italia, giovani e non solo scenderanno in piazza per portare di nuovo all'attenzione mediatica e delle istituzioni il problema del riscaldamento globale e dell'utilizzo della plastica monouso. 

Scenderà in campo anche l'Università di Genova, concedendo il patrocinio all’iniziativa. L’attività dell’Ateneo nel contrasto all’emergenza climatica ed ecologica non si ferma qui ma si concretizza in 2 azioni positive: l’adesione a “The Sustainable Development Goals (SDG) Accord”, iniziativa di dichiarazione dell'emergenza climatica coordinata dalla Youth and Education Alliance dell'UN Environment e la sottoscrizione, per primi in Italia, di una lettera di intenti, simbolo dell’impegno che l’Università di Genova si assume nei confronti dei giovani e del loro futuro. 

"Il fatto che l'Università sia al nostro fianco ci rende davvero soddisfatti e consapevoli che stiamo andando nella direzione giusta", spiega Francesca Ghio, Fridays for Future Genova. "Tutto quello che vogliamo è dimostrare che noi stiamo dalla parte della scienza e far capire che l'impegno che mettiamo per realizzarci nello studio necessita di un futuro per metterlo in pratica. Il rettore, poi, ci metterà la faccia scendendo con noi in manifestazione per firmare la lettera di intenti".

Per questo l'appuntamento sarà alle 8 davanti alla stazione di Genova Principe. Alle 9.30 i ragazzi scenderanno in via Balbi 5 per incontrare il rettore, poi alle 10.30 ci sarà un flash mob sotto le finestre di Palazzo Tursi. Il corteo approderà poi in piazza Matteotti, dove i ragazzi si raduneranno per un momento di ritrovo tra laboratori, musica e uno spuntino. 

"Ci aspettiamo una grande partecipazione, anche se la soddisfazione più grande è sempre quella di riuscire a trascinare le persone in piazza per far sentire la propria voce", commenta Ghio. "La cosa più bella è stato vedere al primo sciopero i bambini tenuti per mano dai loro maestri, insieme per un futuro più sostenibile".


E dal ministro dell'istruzione Fioramonti è arrivata la proposta di giustificare le assenze per chi parteciperà alla manifestazione attraverso una circolare alle scuole, ricordando naturalmente che saranno i presidi a dover prendere la decisione finale, in base alla loro autonomia.