"Ancora una volta un incontro di calcio si è trasformato in guerriglia urbana, sporcando di sangue un evento sportivo". E' il primo commento del segretario provinciale dell'Associazione nazionale funzionari di polizia di Genova, Francesco Maria Delavigne, riguardo gli scontri che si sono verificati ieri sera a Genova a margine dell'incontro di coppa Uefa Sampdoria-Hajduc. "L'Associazione nazionale funzionari di polizia -prosegue Delavigne- chiede con forza che abbia termine questa consuetudine per cui funzionari di polizia e personale delle forze dell'ordine tutte, debbano rischiare settimanalmente la propria incolumità per pacificare bande di delinquenti che pianificano con precisione, volta per volta, le piazze della guerriglia, appoggiati e sostenuti da pseudo sigle sportive". Tra i feriti nelle fila della polizia si è contato ieri anche il funzionario dirigente del reparto mobile di Genova. "Non è più ammissibile che le città vengano private di personale e lasciate senza controllo per poter garantire l'effettuazione di un evento sportivo -aggiunge il segretario provinciale Delavigne- si responsabilizzino le Società, si chiudano definitivamente gli impianti sportivi non a norma e cessi il sacrificio delle 'vittime designate' che dovrebbero utilizzare la propria professionalità per garantire la sicurezza a tutti i cittadini e non soltanto negli stadi".
Cronaca
POLEMICHE DOPO SCONTRI ALLO STADIO
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