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I magnati americani, in virtù della lettera di intenti, hanno potuto visionare Ferraris, Casa Samp e i conti
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Giornata genovese a sorpresa per Jamie Dinan e Alex Knaster, i magnati americani fondatori rispettivamente del Fondo York e del Fondo Pamplona, in procinto di acquistare la Sampdoria con il loro portafoglio personale, stimato complessivamente in 8,2 miliardi di dollari. I due sono stati immortalati da un passante (Matteo Risso) a Boccadasse in compagnia del direttore amministrativo della società blucerchiata Alberto Bosco e del manager Federico Oliva, direttore della sede londinese di York Capital.

 

Knaster e Dinan in mattinata avevano anche visitato lo stadio “Luigi Ferraris”, sottoposto a lavori di ristrutturazione, poi intorno alle 13 si sono spostati a Casa Samp a Bogliasco, dove sono giunti a bordo di un Van nero da nove posti. Ieri sera a Milano il presidente Ferrero aveva dichiarato: "La cessione della Sampdoria al gruppo Vialli è una barzelletta, non mollo e neanche barcollo. Se mi danno un euro in meno, non vendo".

 

Ferrero era a Roma e non si è in incrociato con i potenziali acquirenti della Sampdoria. L'incontro con loro potrebbe svolgersi più avanti nella capitale, anche alla presenza di Gianluca Vialli, grande mediatore, garante dell'operazione e futuro presidente della Sampdoria. Dinan e Knaster hanno potuto e voluto analizzare in prima persona la situazione della Sampdoria perché la lettera di intenti, firmata e poi rinnegata da Ferrero nel giro di poche ore, glielo consente, anzi, lo prevede proprio.

 

Ferrero per ridimensionare questa missione ha emesso un comunicato all’agenzia Ansa, minimizzando la portata del viaggio a Genova dei due investitori americani: “I rappresentanti della cordata guidata da Gianluca Vialli e interessata all'acquisto della Sampdoria sono a Genova, ma solo per una semplice visita informale e per vedere le strutture del club”, ha detto Ferrero. Che poi ha aggiunto: "In tanti mi stanno telefonando, chiedono spiegazioni sulla presenza a Genova di persone facenti parte della cordata con la quale è stata sottoscritta la lettera d'intenti per verificare se esistano le condizioni per la cessione ai soggetti interessati della Sampdoria. Effettivamente i due soci, l'uno perché in vacanza in Italia, l'altro giunto per propri affari di lavoro, sono arrivati a Genova e hanno chiesto di poter approfittare dell'occasione per vedere le strutture del club; una procedura assolutamente normale nell'ambito di una negoziazione. Nessun segreto, nessuno scoop, una semplice visita informale – ha proseguito Ferrero -, tant'è che io non sono a Genova al pari del professionista che mi affianca in questa vicenda, Gianluca Vidal. E non sono presenti neppure altri rappresentanti dei vertici del proprietà, fatta eccezione per il solo Alberto Bosco, che si è gentilmente prestato ad accompagnarli. Di conseguenza – ha concluso Ferrero - questa visita non muta quanto ho già più volte dichiarato. Venderò il club solo alle condizioni che ho già posto, per altro ridotte considerevolmente in ragione del mio rispetto per la Sampdoria, per i suoi tifosi, per la città di Genova, nonché per la famiglia che mi ha ceduto la società. Ma non accetto altre proposte. La palla, adesso, è nel campo della controparte che dovrebbe a breve dare riscontro alle mie richieste, mai modificate, chiaramente indicate fin da giugno e ribadite alla riprese delle trattative con la firma della lettera d'intenti".


Insomma, Ferrero considera Dinan e Knaster alla stregua di due turisti, a cui ha gentilmente concesso un bicchiere d’acqua a casa sua. Ma l’operazione va avanti, grazie soprattutto alla tenacia del tessitore Gianluca Vialli.