
La società che commercializza idrocarburi è infatti un obiettivo abituale delle incursioni anarchiche. Il rogo potrebbe dunque essere collegato con la recente sentenza dell'operazione Panico (coinvolti una decina di anarchici) o con le condizioni di alcuni anarchici che si trovano attualmente detenuti nelle carceri italiane.
Un'altra vettura dell'Eni era già stata alle fiamme a Genova nel novembre 2016 in corso Carbonara.
IL COMMENTO
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L’incubo dell’acciaio che torna a Genova: tra promesse, dubbi e incertezze