
"Nel contratto che abbiamo stabilito - prosegue Giorgetti - ci sono delle regole ed è chiaro che il rinvio a giudizio presuppone che ci sia una verifica preventiva che al momento nessuno conosce". Giorgetti spiega ancora: "Io non ho parlato con lui e bisogna capire la sua situazione, ma mi sembra che lui sia assolutamente tranquillo, o almeno così dice di essere. Quindi giustamente non capisce perché deve dimettersi, se non ha fatto nulla. E' una situazione individuale ma è chiaro che se si fa politica si è, quasi quotidianamente, sotto l'attacco degli avversari politici e non solo. E' una cosa da mettere in conto per chi fa politica", ha concluso.
IL COMMENTO
Il bicchiere mezzo pieno della scuola senza cellulari. E all'intervallo, spunta una "cirulla"
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie