Per l'avvio del piano di risanamento della Culmv , i camalli del porto di Genova, è arrivato l'ultimo passaggio: l'ultima verifica da parte dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale (Genova e Savona) per arrivare entro marzo al via libera finale che sancirà la trasformazione della Compagnia con la possibilità di ottenere fondi per formazione, pensioni anticipate, ricollocazioni degli inabili e temporaneo sostegno finanziario su eventuali difficoltà di bilancio. La riunione di ieri mattina a Palazzo San Giorgio fra i vertici dell'Authority, una delegazione della Compagnia Unica e i sindacati ha fissato un nuovo incontro a inizio marzo per l'aggiornamento finale, e intanto ha riaperto la discussione sul piano dell'organico del porto di Genova, che fissa le previsioni sul fabbisogno di manodopera dello scalo per il 2019, con una riunione da convocare a breve anche con i terminalisti.
Al centro del confronto c'è la tenuta dell'equilibrio fra i dipendenti diretti dei terminal portuali e le chiamate alla Compagnia Unica (unico soggetto a cui è affidata la fornitura del lavoro temporaneo) che potrebbe modificarsi con una campagna massiccia di assunzioni nei terminal.
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