Genova sta andando dritta verso il blocco degli autotrasportatori: a nulla sono valsi i tentativi posti in essere da regione e autorità portuale per scongiurare il caos che deriverebbe se i camionisti incrociassero le braccia.L’ultima, infruttuosa, riunione è andata in scena questo pomeriggio, alla presenza del presidente di regione Toti, del presidente dell’Auorità di Sistema Signorini, delle rappresentanze di trasportatori, agenti marittimi, spedizionieri e terminalisti.
Toti si è appellato alla responsabilità sociale delle aziende del trasporto, offrendo un tavolo di trattative aperto sotto le festività natalizie in cambio di un segno di comprensione verso le difficoltà che patirebbe Genova in caso di blocco, viste le ben note difficoltà a circolare conseguenti al crollo del ponte Morandi.
Il tentativo del presidente è però andato a vuoto: i trasportatori hanno ribadito le loro problematiche e contestato agli enti locali la mancanza di volontà politica per risolverle. Il tema centrale è quello delle attese troppo lunghe ai terminal e la richiesta dei camionisti di essere indennizzati dopo un’ora in coda. Vertenza che si associa alle complessive difficoltà del settore, colpito in modo pesantissimo dalle conseguenze del crollo del viadotto sul polcevera.
Domani ci sarà ancora spazio per un ultimo tentativo di mediazione: se anche quest’ultimo disperato tentativo dovesse andare a vuoto tra l’11 e il 15 dicembre per Genova si annunciano giornate molto difficili.
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