
Il sindaco di Genova nominato commissario alla Ricostruzione non vuole perdere tempo e sin da subito ha detto chiaro e tondo che le operazioni di demolizione di quello che è rimasto in piedi del viadotto della A10 sarebbero iniziate prima della fine dell'anno. Una volontà condivisa dalle altre istituzioni locali e da tutti i genovesi e non solo. I lavori dovrebbero partire dal lato di ponente del ponte crollato il 14 agosto scorso causando la morte di 43 persone. "Il mio piano - ha aggiunto il commissaro Bucci - prevede che dal 15 dicembre potranno partire i lavori di demolizione. Noi abbiamo un progetto che prevede la partenza delle lettere d'invito, l'elaborazione dei dati e la scelta del progetto entro la fine di novembre".
I tempi per la ricostruzione secondo il sindaco quantificabili in 12-15 mesi con una conclusione ipotizzata dei lavori intorno alla fine del 2019 e inizio 2020. "Questi sono i progetti che ho visto io, al massimo 15 mesi, non di più". Fondamentale per l'avvio delle operazioni è l'ok della procura genovese al dissequestro del ponte in modo poi da poter avviare i lavori di demolizione: "I lavori partiranno non appena il ponte sarà dissequestrato. Appena avremo scelto il progetto lo manderemo immediatamente al procuratore e al gip per includere le loro osservazioni nel progetto e partire. Siamo d'accordo con il procuratore che lavoreremo in questo modo", ha detto Bucci.
Il sindaco-commissario poi è entrato nel dettaglio dei progetti per la demolizione precisando che ci sono diversi opzioni al vaglio e che tra queste ne andrà scelta una: "Le aziende hanno già presentato i progetti ma noi non abbiamo ancora scelto chi se ne occuperà. Lo faremo appena il decreto sarà convertito in legge. Per decidere chi eseguirà i lavori la struttura commissariale seguirà la strada della negoziazione diretta senza pubblicazione, in base ad una norma dell'Unione europea che consente affidamenti senza gara" ha concluso Bucci.
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