Proseguono gli interrogatori a Genova per far luce sulle cause del crollo di ponte Morandi dello scorso 14 agosto e che causò la morte di 43 persone. A sedersi davanti ai pm oggi tocca a Maurizio Ceneri, ingegnere che ricopre un ruolo di collegamento tra Autostrade per l'Italia e Spea, la società in quota Atlantia che fece le verifiche sulle condizioni del viadotto. Ceneri sarà ascoltato come persona informata dei fatti. E la sua potrebbe essere una testimonianza chiave in quanto Spea eseguì le relazioni sulle condizioni strutturali del ponte. Nelle scorse ore è stato sentito anche Bruno Santoro, ingegnere del ministero dei Trasporti, che da quanto trapelato avrebbe detto che Autostrade ha seguito procedure "incredibili, assurde e inaccettabili sottodimensionando l'urgenza di interventi cruciali".
Il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, ha ribadito che le attività di indagine proseguono: "Sono state individuate le persone che ricoprivano posti di comando e di responsabilità nei vari organismi". Al centro dell'attenzione lo strallo '132' che potrebbe essere stato determinante nel crollo della pila numero 9 del viadotto.
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