Le assi dell'impalcatura su cui stava lavorando Salvatore Lombardo, l'operaio di 43 anni morto a giugno alla Fincantieri di Sestri Ponente dopo essere precipitato da 20 metri, era "manomessa". E' quanto hanno scritto gli ispettori della Asl al sostituto procuratore Stefano Puppo che indaga sulla vicenda. In pratica, le assi erano state spostate e rimontate in maniera diversa da come dovevano essere e non agganciate al loro alloggiamento che le avrebbe bloccate e rese stabili. Gli investigatori vogliono adesso capire chi le abbia spostate e se vi siano responsabilità su chi doveva supervisionare il cantiere. Dopo un incidente simile, infatti, Fincantieri aveva preteso la regolarità delle impalcature e un sistema di controlli periodico per verificarne la correttezza. Il pm aveva iscritto nel registro degli indagati il fratello di Lombardo perché capo squadra e quindi con un ruolo di responsabilità in materia di sicurezza.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Lombardo era seduto su un asse dell'impalcatura sulla quale stava lavorando, senza imbragatura, e avrebbe perso l'equilibrio per afferrare una bottiglia di acqua. L'incidente avvenne in quella che sarà il vano ascensore della nave.
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